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Caso Consip, Tiziano Renzi interrogato a Roma

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03 marzo 2017 | 16.47
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E' durato oltre 3 ore l'interrogatorio di Tiziano Renzi, indagato dalla procura di Roma per traffico di influenze nell'ambito dell'inchiesta Consip. Tiziano Renzi ha lasciato il palazzo di giustizia di Roma. A condurre l'interrogatorio è stato il procuratore aggiunto Paolo Ielo, al quale, insieme con il collega Mario Palazzi, è affidata l'indagine. Renzi è arrivato in piazzale Clodio accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Federico Bagattini.

"Il dottor Tiziano Renzi ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste e dal nostro punto di vista l'interrogatorio è andato bene", ha detto il legale in serata. "Non ci sono state contestazioni diverse rispetto a quelle che già conoscevamo", ha spiegato. "Non è mai stato in Consip - ha detto Bagattini rispondendo alle domande dei cronisti - nessuna bettola, nessun ristorante. Non ha mai conosciuto il signor Verdini". Il difensore ha sottolineato che il suo assistito "è stanco, provato per ovvi motivi. Questa è una vicenda che non ha uno spettro esclusivamente giudiziario".

A Firenze, invece, è durato oltre tre ore l'interrogatorio di Carlo Russo, imprenditore di Scandicci, indagato per traffico di influenze illecite nell'inchiesta della Procura di Roma. L'interrogatorio si è svolto questo pomeriggio a Firenze nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri. Poco dopo le 17 è uscito l'avvocato Gabriele Zanobini, difensore di Russo, il quale ha lasciato la caserma in taxi senza fare alcun commento ai giornalisti. L'interrogatorio è stato condotto dal pm Mario Palazzi della Procura di Roma e dal pm Henry John Woodcock della Procura di Napoli.

Russo "si è avvalso della facoltà di non rispondere" durante l'interrogatorio. L'imprenditore non ha risposto "su precisa indicazione" del suo legale di fiducia. "Per regola del nostro studio di non far rispondere i nostri assistiti -ha dichiarato l'avvocato Zanobini ai giornalisti- quando non si conoscono gli atti in possesso dei magistrati. Quando avremo una condizione di parità, perchè gli atti saranno stati depositati, allora risponderemo".

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