La donna, 24 anni, si era rifiutata di avere un rapporto sessuale. L'autore del gesto, un 42enne marocchino, fermato dopo una fuga in macchina
Accoltella la moglie 24enne che si rifiuta di avere un rapporto sessuale con lui, sfregiandola al volto con un coltello da cucina, poi le taglia i capelli. E' successo a Canosa di Puglia in un appartamento del centro cittadino. L'autore del gesto, un uomo di 42 anni di nazionalità marocchina, è stato fermato dalla polizia. L'episodio è avvenuto nel corso di una discussione.
Le urla della donna, arrivata in Italia da poche settimane, hanno destato l’attenzione dei vicini che vedendo sangue e un uomo fuggire hanno allertato la polizia. Gli agenti, giunti sul posto, hanno constatato la gravità di quanto accaduto e sono scattate le indagini.
La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale 'Bonomo' di Andria dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico - durato ore - per multiple ferite complesse del volto, del padiglione auricolare e della superficie dorsale di entrambe le mani. Il responsabile ha cercato di far perdere le proprie tracce fuggendo dal luogo del delitto a bordo della sua macchina.
L'uomo è stato infine localizzato a Ruvo di Puglia, dove è stato bloccato mentre si trovava sulla sua auto in una via del centro. Vano il tentativo di quest’ultimo di darsi nuovamente alla fuga per sottrarsi al controllo delle forze dell’ordine. Condotto in questura ad Andria, il ricercato è stato interrogato e ha fornito la propria versione dei fatti senza negare di aver accoltellato la propria moglie, tagliandole anche i capelli.
Le perquisizioni eseguite hanno consentito di rinvenire nel portabagagli della sua auto una bottiglia di soda caustica. Gli elementi raccolti hanno consentito alla procura della Repubblica di Trani di emettere un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’indagato, accusato di tentato omicidio e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al volto. L'uomo si trova ora presso la Casa Circondariale di Trani. Il gip presso il tribunale di Trani ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare in carcere.