Il filosofo ateo: "Sta certamente segnando una svolta nella Chiesa". Il vescovo teologo: "Sta risvegliando le potenzialità assopite dei credenti"
Rivoluzionario no, riformatore sicuramente. Il vescovo teologo, monsignor Bruno Forte, e il filosofo ateo, o come preferisce definirsi lui 'non credente', Massimo Cacciari convergono nel giudizio su Papa Francesco, commentando all'AdnKronos i suoi primi due anni di pontificato. "Non definirei Papa Francesco 'rivoluzionario', anche perché il concetto di rivoluzione non ha niente a che vedere con la Chiesa - premette Cacciari - Semmai si può parlare di Francesco come di un Papa 'riformatore', perché certamente sta segnando una svolta, soprattutto nella vita interna della Chiesa e del Vaticano".
Spiega Cacciari: "E' chiaro che i pontefici non si possono giudicare sui metri e sui tempi della cronaca, ma della storia. Ed è altrettanto chiaro che le grandi sfide della Chiesa sono ancora tutte lì davanti, nel campo etico come in quello sociale e politico. Sicuramente, Papa Francesco ha indirizzato la Chiesa per le strade del mondo e la sta facendo definitivamente uscire dalla nicchia europea. Gli interventi sull'economia, sulla crisi, sul lavoro sono stati incisivi, anche se per la verità anche i pontefici suoi predecessori erano intervenuti su queste materie. La vera novità è il modo in cui ha affrontato certe questioni di carattere etico, con grande apertura e soprattutto con grande disponibilità all'ascolto; il suo indirizzo complessivo extra-europeo, che non era così scontato, almeno nella sua radicalità".
E poi," la riforma interna della Chiesa con cui sta liquidando tutti i vecchi apparati della gerarchia ecclesiastica: sarà forse un'azione meno evidente al grande pubblico, ma è la cosa più radicale che sta facendo questo Papa: un tema che non coinvolge soltanto i cattolici ma qualunque persona pensante, sia essa credente o non credente, che non può disinteressarsi ai cambiamenti e alle trasformazioni che avvengono nella Chiesa e nella grande religione universale che essa rappresenta e che influenza il mondo politico, sociale, etico e culturale. Papa Francesco può considerarsi un pontefice 'di passaggio', ma nel senso letterale del termine e cioè che sta facendo passare la Chiesa da un'epoca a un'altra".