Il filosofo a Cartabianca: "Mi hanno fermato alle 22.30. Multa? Macché, sanno anche loro che è assurdo"
"Mi hanno fermato alle 22.30 mentre tornavo a casa in una strada vuota, in una città deserta. Potevano fare i controlli a piazza del Duomo...". Massimo Cacciari giudica cervellotiche le norme che prevedono controlli per il coprifuoco e lo dice chiaramente a Cartabianca. "Invece di mettere i poliziotti che mi hanno fermato solo, in una città deserta, mentre tornavo a casa alle 22.30. Mi hanno fatto la multa? Ma assolutamente no, sono stati gentilissimi e ragionevolissimi. Capiscono l’assurdo di fermare una persona tardi in una strada deserta", dice il filosofo e politologo. Da 2 giorni si discute degli assembramenti a Milano per la festa scudetto dell'Inter.
"Potevano mettere i poliziotti attorno a piazza del Duomo. Quello avrebbe avuto senso, anche se so che è difficile. Poi mi dicono che è impossibile e ne prendo atto. Ma è assurdo fermare una persona mentre rientra a casa...", dice. "La limitazione degli orari non ha nessun fondamento scientifico. Non cambia nulla se chiudi alle 22, alle 23 o alle 24: cambiano le condizioni con cui tieni aperte le attività. Bisogna essere ragionevoli, servono controlli e regole", dice facendo riferimento al coprifuoco.