È stato fermato dalla Polizia Penitenziaria, con in tasca un coltello rudimentale, poco prima dell'incontro tra i detenuti e l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo. Il detenuto, un tunisino, fino a quel momento non monitorato per rischio radicalizzazione, è stato prontamente neutralizzato dall’intervento degli uomini agli ordini del Comandante dell’istituto Marco Piersigilli, insospettiti dalla richiesta di poter partecipare all’incontro con l’alto prelato.
Colto di sorpresa dai controlli accurati che venivano posti in essere, il detenuto ha infatti inizialmente tentato di sottrarsi ad essi, ma è stato subito bloccato dagli agenti che gli hanno trovato addosso un coltello rudimentale, costituito dal manico di un rasoio e da una lametta appositamente incastonata nella sua testa.
“Per lui sarà disposto al più presto il trasferimento ad altro istituto, come previsto dalla circolare che ho emanato appositamente per i detenuti pericolosi e aggressivi”, ha commentato il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini, immediatamente informato dei fatti.
“Ho espresso al Comandante dell’istituto spoletino e ai suoi uomini la mia profonda gratitudine per aver probabilmente sventato, con grande prontezza, un evento gravissimo e dalle possibili implicazioni terroristiche” ha aggiunto Basentini.