I sostituti procuratori hanno chiesto pene che vanno da un massimo di sei anni e sei mesi ad un minimo di un anno
Si è conclusa con la richiesta di condanna per tutti i 24 imputati la requisitoria dei pubblici ministeri Julia Maggiore e Angela Masiello al processo che si celebra davanti al Tribunale di Arezzo per il crac di Banca Etruria. Si tratta di ex componenti dei consigli di amministrazione e dirigenti dell'istituto di credito, accusati dalla procura, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. I sostituti procuratori hanno chiesto pene che vanno da un massimo di sei anni e sei mesi ad un minimo di un anno.
La pena massima di 6 anni e 6 mesi è stata chiesta per Alberto Rigotti. Cinque anni e quattro mesi sono stati chiesti per Giorgio Guerrini, il cui nome per la procura resta collegato all'affare dello Yacht Prestige di Civitavecchia, e per Federico Baiocchi De Silvestri. Per Giovanni Inghirami, che è stato vice presidente di Banca Etruria, la pena richiesta è stata di 4 anni, così come per Augusto Federici. Per l'ultimo presidente di Banca Etruria prima del commissariamento, Lorenzo Rosi, sono stati chiesti 3 anni e mezzo. Condanne ad un anno sono state chieste per Laura del Tongo e Andrea Orlandi e Ugo Borgheresi.
Gli altri imputati sono Franco Arrigucci, Mario Badiali, Maurizio Bartolomei Corsi, Alberto Bonaiti, Luigi Bonollo, Piero Burzi, Paolo Cerini, Giampaolo Crenca, Enrico Fazzini, Paolo Luigi Fumi, Saro Lo Presti, Gianfranco Neri, Carlo Platania, Carlo Polci e Massimo Tezzon.
Dopo la lunga requisitoria dei pubblici ministeri, che hanno affrontato le principali vicende dell'inchiesta sul crac di Banca Etruria, la parola passa alle numerose parti civili ammesse, tra cui Lidia Di Marcantonio, vedova di Luigino D'Angelo, il risparmiatore di Civitavecchia che si tolse la vita il 28 novembre 2015 dopo aver affidato 110 mila euro in obbligazioni alla filiale locale della Banca Etruria, e il Comune di Arezzo.
Nelle prossime settimane toccherà, poi, agli avvocati difensori degli imputati. La sentenza è attesa per il mese di settembre, come ha annunciato il presidente del Tribunale Gianni Fruganti.
Nell'ambito dello stesso filone di indagine, con rito abbreviato sono stati già condannati dal Tribunale di Arezzo l'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi, per bancarotta fraudolenta, a 5 anni di reclusione, l'ex vice presidente Alfredo Berni a due anni per bancarotta fraudolenta e l'ex membro del cda Rossano Soldini a un anno per bancarotta semplice.