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Attacco hacker a Regione Lazio partito dall'estero, no richiesta 'riscatto'

In corso le indagini della Postale Postale d’intesa con la Procura di Roma

(Fotogramma)
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02 agosto 2021 | 12.26
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E’ partito dall’estero l’attacco hacker che ha colpito il Ced regionale del Lazio qualche minuto dopo la mezzanotte di domenica. In queste ore sono in corso le indagini serrate della Postale Postale d’intesa con la Procura di Roma. Secondo quanto emerso finora l’attacco con ransomware cryptolocker, un malware che solitamente si usa per estorcere denaro, in questo caso non avrebbe portato una richiesta di ‘riscatto’. Inoltre i dati sensibili contenuti nei sistemi non sono stati intaccati dal malware.

Gli inquirenti sono al lavoro e con una prima informativa i magistrati apriranno formalmente un fascicolo dove al momento è ipotizzabile l’accesso abusivo a sistema informatico, ma altre fattispecie potrebbero aggiungersi in base agli elementi che emergeranno dalle indagini. Le indagini puntano a fare luce sull’origine dell’attacco e se questo sia riconducibile in qualche modo alla galassia no vax.

"Le vulnerabilità di cui si sta parlando sono molto più presenti di quello che si pensi, la minaccia cyber è diventata di una facilità sconcertante. Tuttavia all'ipotesi della banda di no vax che mette in ginocchio la rete vaccinale del Lazio non credo. Piuttosto credo si sia trattato di un avvertimento da parte di un gruppo ben più organizzato e serio" ha detto all'Adnkronos Ranieri Razzante, consigliere per la Cybersecurity del sottosegretario alla Difesa.

"La criminalità vuole far sentire la sua voce, non solo approfittando per introdursi nei mercati degli strumenti di protezione e dei vaccini, vuole far capire di esserci. Questo è un attacco che ha un effetto-annuncio - incalza l'esperto di cybercrime - Non vedo una regia di 'sempliciotti' che si mettono lì e siccome sono contrari al vaccino fanno un attacco. Quello che dice il dirigente della Polizia Postale Nunzia Ciardi sul fatto che la pandemia ha reso più vulnerabile il sistema è la chiave del tutto e quantomai l'agenzia per i crimini della Rete che sta nascendo dovrà servire a prevenire attacchi su larga scala. Sarà una struttura di affiancamento al sistema impresa, agganciandosi al territorio e proponendo sistemi di protezione anche all'impresa più piccola".

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