Per il virologo è stato "fatto di tutto per minacciare il siero dell'azienda anglosvedese, ma solo immunizzazione di massa può farci uscire dal disastro"
"Togli AstraZeneca, metti AstraZeneca, togli AstraZeneca, metti AstraZeneca. Non per vantarmi, ma io l'avevo capito mesi fa (7 aprile) che sarebbe andata a finire così, minando purtroppo la fiducia nei vaccini in generale e dando spago all'antiscienza". Così il virologo Roberto Burioni su Twitter, in merito al dibattito sullo 'scudo' anti-Covid dell'azienda anglosvedese. Il prodotto è tornato sotto i riflettori perché somministrato anche a giovani e giovanissimi nell'ambito degli Open Day vaccinali organizzati da diverse Regioni, nonostante la raccomandazione dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa che ha consigliato un uso preferenziale negli over 60, causando reazioni avverse in due donne.
Burioni posta l'articolo con cui su 'MedicalFacts', il portale da lui fondato, a inizio aprile aveva annunciato: "Momentaneamente non parlerò più del vaccino AstraZeneca". Osservando che "la casa farmaceutica tace riguardo l'efficacia e la sicurezza del suo vaccino anti Covid-19, di fatto generando ancora più paura e incertezza nelle persone".
In un altro tweet il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano replica a un post di Claudio Borghi. "No ma tranquilloni eh?", scrive il deputato leghista. "Facciamo fare gli Open Day e poi pensiamoci. Ma non vanno nemmeno le alternative", precisa Borghi, riferendosi agli esperti che propongono di usare nei giovani altri vaccini. "Lasciate stare i ragazzi", aggiunge. "Non sono d'accordo con Claudio Borghi (come al solito) - replica Burioni - ma devo ammettere che nel caso AstraZeneca è stato fatto di tutto per minare la fiducia nei vaccini. Questo è un grave problema, visto che solo la vaccinazione di massa può farci uscire da questo disastro".