Roma, Perugia, Rieti, Frosinone e Campobasso le più roventi
Allerta caldo oggi, domenica 5 giugno, con 5 città da bollino rosso: Roma, Perugia, Rieti, Frosinone e Campobasso. Per questi capoluoghi, il ministero della Salute prevede il massimo dell'allerta per l'afa (livello tre). "Condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche", riporta il bollettino del caldo del ministero della Salute.
Bollino arancione oggi, con livello di allerta due per Latina, Palermo e Catania. Il bollino arancione indica "condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili".
"ANZIANI RESTINO A CASA" - "Quando arrivano queste ondate di calore gli anziani e i fragili devono stare attenti, il mio appello è a rimanere a casa e se proprio devono uscire di farlo nelle ore serali. Con queste temperature soprattutto chi è cardiopatico o chi ha la pressione ballerina corre troppi rischi" dice all'Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell'Omceo di Roma e provincia, l'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
"Le alte temperature sono nemiche degli anziani perché si disidratano velocemente" e questo "comporta improvvise crisi che possono, con l'afa, portare a conseguenze anche gravi", meglio quindi - aggiunge Magi - "stare al fresco, se si può".
"RISCHIO CAOS PRONTO SOCCORSO" - L'Italia da bollino rosso, per l'afa che sta colpendo diverse zone del Paese, rischia di mettere in difficoltà i pronto soccorso "che vivono una situazione già difficile e se si aggiungerà al problema infettivo che conosciamo anche l'emergenza caldo rischiamo di creare un intasamento" afferma all'Adnkronos Salute Andrea Fabbri, direttore centro studi della Simeu, la Società italiana di medicina dell'emergenza-urgenza. "Tra qualche giorno capiremo l'impatto di questo caldo sugli accessi, ma se non calano le temperature ci saranno migliaia di accessi, soprattutto anziani che con queste temperature torride rischiano di più", aggiunge.
"Le regole generali anti-caldo sono sempre le stesse - ricorda Fabbri - ma la principale è idratarsi a dovere, tante richieste di aiuto arrivano da anziani che non bevono abbastanza. Poi non si dovrebbe uscire nelle ore più calde. Piano piano chi è anziano e fragile perde liquidi e non se ne accorge, ecco che - conclude - si disidratano e in alcuni casi c'è la necessità di chiamare l'ambulanza".