La donna è accusata di omicidio volontario pluriaggravato per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di soli 18 mesi
"I miei consulenti, il mio psichiatra hanno detto che la signora ha il quoziente intellettivo di una bambina di sette anni". Lo spiega Alessia Pontenani, legale di Alessia Pifferi, la donna accusata di omicidio volontario pluriaggravato per aver lasciato morire di stenti nella sua culla la figlia Diana di soli 18 mesi. "Hanno lasciato in mano una bambina a un'altra bambina" accusa. "Ha un grave ritardo mentale, ha un quoziente intellettivo di quaranta" aggiunge il difensore che ha depositato documenti che vanno nella direzione di una richiesta di perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere al momento dei fatti per la 37enne, accusata di aver abbandonato la neonata per ben sei giorni.
"Era circondata da persone che non si sono rese conto di quello che stava accadendo e lei non è stata in grado di gestire sua figlia che ora le manca. E' disperata perché lei non c'è" conclude il difensore, al termine dell'udienza. Si tornerà in aula il 23 maggio prossimo.