Paura, disperazione e impotenza si sente nelle telefonate arrivate al centralino della Polizia, durante la notte del terremoto. Il sisma che ha distrutto i paesi di Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto, Arquata con le loro tante frazioni. "Corri, c'è il terremoto" urla una signora, mentre è ancora al telefono e arriva una nuova scossa, così come un uomo che "chiede aiuto perché sotto le macerie c'è tutta la sua famiglia". "Presto aiutateci" invoca disperato.