Si tratta del leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino e Vincenzo Nardulli, esponente di Avanguardia Nazionale. Le minacce al cronista: "Ti sparo in testa"
Sono finiti ai domiciliari Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova e Vincenzo Nardulli, esponente di Avanguardia Nazionale arrestati questa mattina dalla Digos di Roma, nell'ambito dell'indagine svolta con il sostituto procuratore Eugenio Albamonte. Le misure cautelari agli arresti domiciliari, emesse dal gip, riguardano l'aggressione di un giornalista e di un fotoreporter dell'Espresso, avvenuta nel pomeriggio del 7 gennaio scorso al Verano, in occasione della commemorazione della strage di Acca Larentia, a cui hanno partecipato circa 60 persone.
Secondo quanto ricostruito, i due giornalisti, mentre documentavano lo svolgimento della commemorazione attraverso riprese fotografiche e video, erano stati aggrediti da alcuni partecipanti alla commemorazione: dopo averli accerchiati separatamente, mentre percuotevano violentemente uno, minacciavano di morte l'altro, per poi picchiarlo con calci e pugni, sottraendogli anche il documento d'identità per conoscerne le generalità, con lo scopo di impossessarsi del materiale registrato nel corso della celebrazione.
Le indagini condotte dalla Digos di Roma hanno permesso di accertare che tra gli assalitori c'era anche il capo romano di Forza Nuova Castellino, che nonostante fosse sottoposto al regime della sorveglianza speciale si trovava sul posto e Nardulli, elemento di spicco della ''Comunità di Avanguardia Nazionale'', nata dalle ceneri di Avanguardia nazionale, movimento sciolto nel 1976. Nel corso dell'attività di polizia giudiziaria sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni dei due leader di estrema destra, indagati per rapina aggravata e lesioni aggravate, che hanno consentito di trovare materiale di interesse investigativo.
"Indole violenta, spregiudicatezza particolare, spiccata capacità delinquenziale dimostrata, del tutto incuranti delle conseguenze che ne potevano derivare". Così il gip Mara Mattioli descrive nell’ordinanza di custodia cautelare Nardulli e Castellino. "Dalle indagini - aggiunge il gip -è risultato che i due arrestati hanno operato in maniera spregiudicata, minacciando di morte e aggredendo violentemente chi osava intromettersi nelle loro iniziative nonostante si trattasse di una manifestazione pubblica che si svolgeva in luogo pubblico solo perché non gradivano che le persone offese documentassero l'evento".
"La persistenza nel proposito criminoso dimostrato dagli indagati - continua il gip -, l'uso di particolare violenza e le minacce di morte profferite ai danni delle persone offese, il grave stato di soggezione e timore provocato in tal modo sulle vittime, appaiono sintomatici di personalità prepotenti, aggressive, incapaci di controllare gli impulsi e soprattutto privi di qualsivoglia remora così da ritenere sussistente un concreto e attuale pericolo di recidivanza di reati della stessa specie".