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Roma: inaugurato tratto di pista ciclabile con asfalto green e hi-tech

Roma: inaugurato tratto di pista ciclabile con asfalto green e hi-tech
27 maggio 2016 | 12.29
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Un tratto di pista ciclabile, sotto Lungotevere Oberdan a Roma, con una pavimentazione green e high tech studiata ad hoc: un'azione di riqualificazione e valorizzazione di un’area cittadina attraverso un esempio pratico di economia circolare frutto della partnership tra Ama Spa, operatore nella gestione integrata dei servizi ambientali, e Iterchimica, azienda leader mondiale nel campo degli additivi per l’asfalto.

Caratterizzato in precedenza da una pavimentazione piuttosto sconnessa, il tratto inaugurato oggi è stato individuato grazie alla collaborazione di Biciroma, il movimento nato in seno alla onlus Associazione Due Ruote d'Italia.

Grazie ai suoi additivi di ultima generazione, interamente messi a punto e prodotti in Italia da 50 anni, Iterchimica è infatti in grado di consentire pavimentazioni stradali con percentuali altissime di asfalto riciclato (fino al 100%), abbassando le temperature di lavorazione, con un conseguente risparmio di energia e riduzione dei vapori bituminosi, aumentando di quasi il doppio la vita delle pavimentazioni grazie a speciali polimeri.

Ama Spa, da parte sua, è detentore unico di un brevetto per la realizzazione di un prodotto derivato da rifiuti solidi urbani (MB: Mineralized Biomass') che consente il recupero della Fos (Frazione organica stabilizzata) in uscita dagli impianti di Trattamento meccanico biologico (Tmb). La miscela derivante, ottenuta senza trattamenti chimici o termici ma attraverso una mescola 'a freddo', è adatta al risanamento ambientale e può essere utilizzata in siti idonei per il recupero sostenibile. Invece di finire in discarica, dunque, la Fos potrà essere riutilizzata e trasformata in una base per strade, piste ciclabili, parcheggi, scarpate delimitanti autostrade e binari di ferrovie, ecc...

Questo tratto di pista ciclabile è stato l’occasione per 'testare' la soluzione di Iterchimica per un asfalto green e valutare, successivamente, la sua compatibilità con il 'tecnosuolo', la miscela brevettata da Ama. Alla fine della sperimentazione e sulla base di sviluppi nella normativa, il prodotto Ama potrà costituire lo strato inferiore per questo genere di pavimentazioni.

"Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati che sta portando questa collaborazione pubblico-privato con Ama Spa - sottolinea l'amministratore delegato di Iterchimica Federica Giannattasio - Iterchimica ha da sempre posto particolare attenzione allo sviluppo di tecnologie e processi a basso impatto ambientale. Ha sviluppato, nei suoi 50 anni di storia, un know-how specifico in termini di rivoluzione 'green' nel settore. Infatti, con buone pratiche di produzione e di stesa e grazie al contributo determinante degli additivi, l'asfalto per piste ciclabili, strade e parcheggi può durare almeno il doppio del tempo senza danneggiarsi. E naturalmente lo stesso vale per la riparazione delle buche, che se fatta a regola d'arte, può essere duratura e non solo una soluzione temporanea".

"La collaborazione con Iterchimica è molto importante - osserva Daniele Fortini, presidente Ama - in quanto la condivisione delle reciproche conoscenze e competenze tecnico-scientifiche, sostenute in entrambi i casi da brevetti e know-how specifici, permetterà di sperimentare adeguatamente nuovi prodotti sostenibili e green. Rientra in questa ottica anche lo sviluppo del 'tecnosuolo' che consentirà di recuperare la Fos, una frazione di rifiuto che, purtroppo, attualmente finisce in discarica. Con lo sviluppo del brevetto, Ama potrà sottrarre materiali al costoso smaltimento in impianti terzi fuori Roma, pianificando un più proficuo utilizzo di oltre 90mila tonnellate/anno di frazione organica stabilizzata in uscita dai propri impianti. L’obiettivo futuro è di attivare una linea di produzione per permetterne l’utilizzo in tutte le possibili attività di risanamento ambientale".

Il prossimo passo previsto dalla collaborazione tra le due aziende sarà la costruzione di un tratto di pista ciclabile costituito dai due materiali, il 'tecnosuolo' di Ama e la pavimentazione di Iterchimica. Se avrà successo, questa soluzione, tutta italiana, potrà contribuire a ridurre in maniera significativa la quantità di rifiuto in discarica sia come Fos che come fresato d’asfalto.

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