Aumentare il verde urbano e prendersene cura non solo fa bene all'ambiente e alla salute ma può creare anche posti di lavoro. Ne sono convinte le 13 realtà, tra enti e associazioni ambientaliste, che chiedono una nuova legge per gli alberi in città e per questo hanno inviato una lettera al ministro dell'Ambiente e a quello dei Beni culturali perché emanino una norma sulle tecniche opportune per mantenere gli alberi, vietando pratiche (giudicate distruttive e controproducenti per la salute, la stabilità delle piante e la sicurezza pubblica) quali le potature drastiche tramite capitozzatura o simili.
"Gli alberi sono esseri viventi, fondamentali per migliorare la qualità della nostra vita. Producono l'ossigeno che respiriamo e contribuiscono a contrastare i cambiamenti climatici. Riducendo l'inquinamento atmosferico, aiutano a prevenire decine di migliaia di morti premature per malattie respiratorie, come documentano l'Organizzazione mondiale della sanità e la Fao delle Nazioni unite - spiegano i promotori della coalizione - Le aree verdi sono importanti per il nostro benessere e relax, sono luoghi di incontro e per il gioco dei bambini. Parchi e giardini sono ricchi di biodiversità e, caratterizzando il paesaggio, incrementano anche il valore immobiliare dei nostri appartamenti".
Aumentare la presenza di spazi verdi e alberi in città significa anche dare spazio a numerose forme occupazionali, un'occasione per offrire lavoro a personale sia tecnico (monitoraggi, progettazione, controlli di stabilità, ecc.) che operativo (cure agronomiche e arboricolturali, nuovi impianti, e così via).
In Italia è già operativa la Legge n.10 del 14 gennaio 2013 che si pone come un ottimo punto di partenza per sottolineare l'importanza del verde urbano; inoltre il ministero dell'Ambiente ha prodotto documenti strategici e linee guida. "Tutto questo è importante, ma non basta per assicurare un approccio moderno e corretto alla gestione degli alberi. Per questo motivo, chiediamo una legge che regolamenti seriamente la materia", sottolineano le associazioni che chiedono di incontrare i ministri per collaborare a questo percorso.
La richiesta arriva da: Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, Federazione Nazionale Pro Natura, Lipu - BirdLife Italia, Respiro Verde Legalberi, Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Gruppo di Intervento Giuridico Onlus, Stop al Consumo di Territorio, Isde Italia – Medici per l’Ambiente, Gufi – Gruppo Unitario Foreste Italiane, Aivp – Associazione italiana Professionisti del Verde, Erythros, Terra Nuova Edizioni, Comitato per la Bellezza.