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Ambiente: Agrofarma, corretto uso chimica segue già strada sostenibilità

13 ottobre 2015 | 18.20
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"Le aziende produttrici di agrofarmaci operano costantemente nel pieno rispetto dei criteri di sostenibilità, con la massima attenzione per la salute dell'uomo, dell'operatore agricolo e dell'ambiente, promuovendo e sottolineando l'importanza del corretto e puntuale utilizzo degli agrofarmaci, vere e proprie medicine per le piante". E' quanto precisa Agrofarma - Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica in risposta alle dichiarazioni di Greenpeace, riguardanti le conseguenze dell’utilizzo di prodotti chimici in agricoltura con implicazioni sulla salute di suoli e acque e della tutela della biodiversità.

"Le tracce di sostanze attive più frequentemente rinvenute oggi nelle acque sono in realtà molecole per la stragrande maggioranza non più commercializzate e sostituite da nuove molecole sempre più ecocompatibili dal punto di vista dei dosaggi, della persistenza nel suolo e della predisposizione a migrare nelle acque - prosegue Agrofarma in una nota - Il comparto degli agrofarmaci, inoltre, crede fortemente in un’agricoltura sostenibile, che permetta di conciliare produttività e biodiversità".

"A questo scopo l’Associazione sostiene progetti che mirano alla gestione di aree poco produttive (come i bordi campo), che vengono seminate con essenze specifiche ricche in nettare e polline al fine di attirare gli insetti impollinatori, creando habitat idonei a garantire la loro sopravvivenza e costituendo un valido rifugio anche per piccoli mammiferi e uccelli - conclude Agrofarma - Monitoraggi effettuati da enti indipendenti hanno infatti dimostrato che, attraverso la creazione di habitat per gli impollinatori, si può aumentare fino al 600% il numero di bombi (genere di imenotteri) presenti nell’area, fino a 12 volte il numero di farfalle e oltre 10 volte il numero di altri insetti in tre anni, andando a migliorare anche le rese e la qualità di alcune delle colture chiave dell’agricoltura europea".

In conclusione: "L’impegno dell’industria degli agrofarmaci in favore della sostenibilità ambientale, il corretto utilizzo della chimica e le buone pratiche agronomiche, dimostrano quindi che è possibile tutelare risorse primarie come i suoli e le acque, nonché gli habitat specifici per gli insetti impollinatori, consentendo al contempo agli agricoltori di continuare a produrre in modo efficiente e redditizio".

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