"Gli italiani non sono razzisti, la gente che mi circonda non lo è per nulla. Non ne farei di tutta l'erba un fascio, dire che gli italiani sono razzisti è una frase che lascia il tempo che trova". A dirlo il giovane cantante italo egiziano Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, presentando il suo lavoro all'Adnkronos. 'Gioventù Bruciata'. Primo EP di uno degli artisti di nuova generazione più interessanti nell’attuale panorama musicale italiano. Nato e cresciuto nella periferia milanese, padre egiziano, madre sarda, dopo il disco di platino conquistato nelle vesti di co-autore di Nero Bali, sforna questo EP di cinque pezzi con brani prodotti da Ceri, MUUT e Katoo dando sfogo al suo sound Urban impreziosito da testi mai banali. Nella tracklist di questo progetto spicca inoltre un featuring con Fabri Fibra. "Essere samurai -dice ancora in merito al parole contenute nel singolo Milano Good Vibes - significa reagire, avere la voglia di farlo, reagire anche a uno stato d'animo che puoi ritrovarti quando ti trovi in una città deserta come è successo a me questa estate". E sui Talent:"Sono una vetrina, ma bisogna farli sapendo ciò che si vuole fare, un talent è un patto che devi accettare".