Necessaria almeno fino al 15 febbraio, con il divieto di spostamento tra regioni. Ecco i casi in cui il modulo dovrà essere compilato ed esibito
L'autocertificazione? Non potrà essere accantonata almeno fino al 15 febbraio. Nel nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, infatti, sono stati prorogati diversi divieti sugli spostamenti che necessitano la giustificazione tramite l’apposito modulo. Inoltre, la suddivisione delle Regioni in zona gialla, arancione e rossa, il blocco degli spostamenti tra Regioni fino al 15 febbraio e la conferma del coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, sono tutte misure che prevedono la compilazione del modulo di autocertificazione qualora dovesse avvenire uno spostamento. Money.it ha raccolto i casi in cui rimane necessaria l’autocertificazione.
I cittadini sono tenuti a portare con sé un modulo di autocertificazione anzitutto nel momento in cui devono spostarsi tra una Regione e un’altra: il decreto, infatti, ha prorogato il divieto di spostamento tra Regioni fino al 15 febbraio, fatta eccezione per i motivi di lavoro, salute o necessità, o per rientrare presso il proprio domicilio o residenza.
Anche per spostarsi durante l’orario di coprifuoco - dalle ore 22 alle ore 5 - è obbligatoria l’autocertificazione e sono contemplati soltanto gli spostamenti comprovati dai tre suddetti motivi (lavoro, salute o necessità).
Con la suddivisione delle Regioni in fascia arancione e rossa, infine, l’autocertificazione torna necessaria ogni qual volta si esce dal proprio Comune di residenza (per le zone arancioni) e per giustificare qualsiasi spostamento (per le zone rosse). Soltanto l’introduzione della zona bianca - ipotesi ancora lontana per tutte le Regioni italiane - comporterebbe l’eliminazione dell’obbligo di autocertificazione