"L'importante è che il ritardo rimanga nell'ambito dei giorni, al massimo delle settimane"
"Se la consegna delle dosi dovesse slittare di alcuni giorni non ci sarebbe di che preoccuparsi. Certo, se però si lasciassero passare mesi tra prima e seconda iniezione allora sì, ci sarebbe un problema serio". Così Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto Humanitas di Milano e professore emerito all'Humanitas University, in un'intervista a 'Repubblica', dicendosi sconcertato dai ritardi che rischiano di innescare una battaglia legale tra i governi europei e il colosso farmaceutico Pfizer. "I vaccini bastati sul mRNA, come quelli Pfizer-Biontech o Moderna, sono stati progettati per essere somministrati in due dosi a distanza di circa venti giorni", sottolinea Mantovani .
Quindi la seconda dose di vaccino va fatta "nei tempi suggeriti da chi ha fatto le sperimentazioni". E sul fatto che le consegne delle aziende rallentano: "Sono sconcertato, ma non sorpreso. Perché non è la priva volta. È già accaduto in passato con i vaccini influenzali. L'importante è che il ritardo rimanga nell'ambito dei giorni, al massimo delle settimane".