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Chi è Daisy Osakue, promessa azzurra dell'atletica

Daisy Osakue (Foto di Fidal Ardelean/Fidal)
Daisy Osakue (Foto di Fidal Ardelean/Fidal)
30 luglio 2018 | 16.53
LETTURA: 3 minuti

Rischia di non poter partecipare alla prossima rassegna continentale di atletica leggera Daisy Osakue, la campionessa italiana under 23 di lancio del disco aggredita la notte scorsa a Moncalieri mentre attraversava la strada da sola. La giovane atleta, classe 1996, nata in Italia da genitori nigeriani, fin da piccola si appassiona allo sport giocando per sei anni a tennis. Ma è solo una parentesi. Nel 2008 si presenta all'impianto di atletica della Sisport iniziando così la sua carriera agonistica.

Una carriera a lungo impostata sulle prove ad ostacoli, si legge sulla sua biografia pubblicata sul sito della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), che le permette di ottenere un titolo italiano cadette nel 2011 e arrivare seconda tra le allieve nei 60hs indoor nel 2013. Ma ben presto, anche grazie alla sua prestanza fisica, riesce ad imporsi con grande successo come discobola e pesista. Un talento valorizzato sotto la guida dell'ex discobola azzurra Maria Marello.

Appassionata di shopping, con un doppio diploma in tasca, nel 2017 si trasferisce alla Angelo State University, in Texas, per proseguire gli studi senza, però, mai trascurare lo sport. Nello stesso anno ad Abilene stabilisce un nuovo primato italiano under 23 dopo quasi 39 anni, scagliando il disco a 57,49 metri. Un limite portato a 57.64 negli Europei a squadre di Lille, in occasione del debutto in Nazionale assoluta, e poi a 59.72 nel 2018 a San Angelo, allenandosi oltreoceano con il tecnico Nate Janusey.

Nata e cresciuta a Torino, l'atleta ottiene la cittadinanza italiana solo nel 2014, dopo aver compiuto 18 anni. Può quindi, dopo aver dovuto rinunciare alla partecipazione a diverse gare, finalmente entrare in Nazionale . Lei stessa, in un'intervista sul tema dello ius soli, realizzata da Acmos e Libera Piemonte, racconta le difficoltà incontrate nel corso della sua carriera agonistica e gli episodi di discriminazione subiti.

Episodi a cui purtroppo va aggiunta l'aggressione avvenuta la notte scorsa a Moncalieri, quando Daisy è stata colpita al volto da uova lanciate da un'auto in corsa mentre stava attraversando la strada da sola. "E' razzismo", dice lei ai microfoni di Sky tg24. "Se non fossi stata io ma un'altra ragazza, e se non avessero usato uova ma una pietra?", si chiede amareggiata, concludendo: "Quando ci renderemo conto che la situazione è inaccettabile?"

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