Il Liverpool resta un incubo per la Roma. Nella semifinale di andata di Champions League i giallorossi perdono 5-2 contro i Reds ad Anfield Road. Prova mostruosa di Salah (due gol e due assist, uno a Mané, uno a Firmino). Il Liverpool domina portandosi sul 5-0, poi abbassa i giri del motore nel finale e la Roma segna due gol che fanno ancora sperare in vista del ritorno che si giocherà il 2 maggio allo stadio Olimpico.
LE SCELTE - Di Francesco sceglie lo stesso modulo utilizzato con il Barcellona (3-4-1-2): Alisson in porta; Fazio, Manolas e Juan Jesus in difesa. Florenzi e Kolarov sulle fasce, Strootman e De Rossi al centro, Nainggolan a supporto di Edin Dzeko e Under. Jurgen Klopp si affida allo stesso schema (4-3-3) e allo stesso undici che ha sconfitto il Manchester City. Karius in porta, difesa a quattro con Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk e Robertson. Centrocampo a tre con Henderson al centro, Milner e Chamberlain ai suoi fianchi. E poi l'attacco delle meraviglie: Salah a destra, Firmino al centro e Mané a sinistra.
IL MATCH - La Roma parte forte, tiene bene il campo, e al 19' un siluro di Kolarov costringe Karius a deviare malamente il pallone sulla traversa. Da quell’episodio il Liverpool però cambia marcia. I Reds vanno vicini al vantaggio con Mané, che si divora un gol calciando incredibilmente sul fondo da buona posizione. Ma è solo l'antipasto. Al 36' palla persa a centrocampo da Dzeko, subito verticalizzazione per Salah che con il sinistro pennella una parabola imprendibile per Alisson. È un super gol. Il grande ex non esulta, i tifosi inglesi invece sì. È l'episodio che sblocca il match e cambia completamente lo spartito della gara. Da lì in poi la Roma va in bambola. Sbanda. Si rintana in difesa, non riesce a contenere il ritmo dei padroni di casa. Prima Lovren centra la traversa, poi al 45' ancora Salah punisce la sua ex squadra con un'altra imbucata in velocità. Si va al riposo con il Liverpool avanti 2-0.
Al rientro dagli spogliatoi Di Francesco cambia le carte: dentro Schick per Under. Ma il copione non cambia. Il Liverpool gioca a memoria e ad una velocità impressionante. I Reds non fraseggiano, cercano subito la profondità. Mané, Firmino e soprattutto Salah sono imprendibili.
In pochi minuti la squadra di Klopp mette il risultato in banca: dal 56’ al 69’ colpisce tre volte, prima con Mané su assist del solito Salah, e poi con una doppietta di Firmino.
La gara però non è chiusa, Dzeko su assist di Nainggolan accorcia all’81’ e quindi un rigore di Perotti (per fallo di mano di Milner in area) all'85' tiene in vita la Roma e lascia qualche speranza in vista del ritorno. Ma per arrivare a Kiev e giocarsi la finale serve un'altra impresa stile Barcellona. Un altro miracolo.