Nell'Italia da bonificare, tra ritardi e intoppi, ci sono anche operazioni andate a buon fine grazie all'impegno e alla buona volontà da parte del pubblico e del privato. Primo fra tutti, Casale Monferrato dove è stata portata a compimento una grande operazione di bonifica dello stabilimento ex Eternit, ma non solo: bonificate anche le tettoie delle case dei cittadini in un'area in cui, per ovvi motivi, l'amianto è stato a lungo e ampiamente utilizzato dai privati.
La lotta all'amianto, a Casale Monferrato, è iniziata nel 2000 e si è conclusa nel 2006 con la rimozione di 1.500 metri cubi di cumuli di amianto, inviati a discarica; 54mila mq di superfici rimosse tra lastre di copertura, tamponamenti esterni, controsoffitti, pannelli; 160mila metri cubi di volumi demoliti e 15 metri cubi di lastre smaltiti nelle vasche sotterranee del fabbricato.
Nel 1995 l'amministrazione comunale decise di acquistare l'ex insediamento produttivo, che era il più grande d’Europa, ormai in stato di abbandono, per avviare gli interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto allo stato friabile, abbandonato all'interno dello stabilimento, e dei manufatti in cemento-amianto. Risultato? Sull'area dove sorgeva la fabbrica Eternit, si lavora per realizzare un parco simbolo per la città, il Parco Eternot.