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Per gli italiani il futuro è nel solare

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30 ottobre 2018 | 15.23
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All’89% degli italiani piace il solare e il 91% ritiene che, rispetto all’energia tradizionale, sia maggiormente compatibile con l’ambiente e anche sicuro (93%). Lo rileva il XVI rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, realizzato da Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e IPR Marketing, in partnership con Cobat, i cui dati sono stati divulgati al convegno “Economia circolare ed uso efficiente delle risorse: verso la transizione energetica e la riconversione ecologica”, organizzato presso il Palazzo dell'Informazione, sede dell'agenzia di stampa Adnkronos, in collaborazione con Link Campus University e in media partnership con TeleAmbiente.

I dati del rapporto, presentati da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, attestano ancora una volta il grande favore degli italiani verso le energie rinnovabili: ben l’89% degli intervistati ritiene che il Paese, pensando al futuro, dovrebbe puntare sul solare (+3% rispetto alla precedente rilevazione), il 68% (+2%) su quella eolica e si attestano solo intorno al 4% i sostenitori del nucleare e al 5% quelli dei combustibili fossili.

Si conferma al 91% il campione che non ha dubbi sul fatto che il solare, rispetto a quella tradizionale, rappresenti l’energia più compatibile con l’ambiente, e sale di due punti percentuali, toccando quota 93%, la certezza che sia anche l’energia più sicura. Dal Rapporto emerge che ben il 91% ritiene che l'utilizzo del solare andrebbe sostenuto più di prima, ripristinando anche gli incentivi che già erano in vigore.

La maggioranza degli intervistati si dimostra infine pronta ad installare pannelli fotovoltaici se si facilitasse l'autoconsumo e si eliminassero burocrazia e ostacoli. Dalla prima rilevazione del novembre 2009, in nove anni si è ridotto del 23% il campione che riteneva tecnicamente complesso il passaggio al solare.

“Il 58% degli italiani è d'accordo per un'Italia 100% rinnovabile entro il 2050 anche se lo ritiene un percorso difficile" commenta il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio che aggiunge: "Se si fossero meglio gestite le risorse dell’incentivo agli impianti fotovoltaici, come avevo previsto nel Secondo Conto Energia del 2007 che firmai da ministro dell'Ambiente, avremmo evitato molte speculazioni e, con gli stessi soldi, oggi avremmo avuto maggiore potenza installata, meno impianti a terra, molti più tetti solari e meno coperture in amianto”.

Fu proprio quel provvedimento ad aprire la grande stagione del fotovoltaico in Italia: da pochi impianti a Paese con la più alta percentuale al mondo di energia elettrica prodotta da fonte solare. “La mia speranza è che l'Italia non perda questo primato – conclude Pecoraro Scanio – Stop a trivelle e fossili, investire su rinnovabili e creare nuove opportunità di occupazione per i giovani, questo è il futuro verso cui puntare anche sostenendo sempre più la produzione diffusa dell'energia, i prosumers e lo storage”.

Anche in questa edizione, il Rapporto include il focus “Storage, recycling & smart cities”. Il 68% (+2%) degli intervistati conferma la conoscenza dei sistemi di accumulo di energia e per il 71% (+2%) è giusto prevedere incentivi che li sostengano. “In un futuro prossimo ogni casa sarà dotata non solo di moduli fotovoltaici, ma anche di una batteria in grado di accumulare l’energia prodotta e renderla utilizzabile in qualsiasi momento della giornata" afferma Giancarlo Morandi, presidente di Cobat.

Affinché questa rivoluzione sia davvero ecosostenibile, sottolinea Morandi, "dobbiamo essere in grado di assicurare una nuova vita a questi prodotti, trasformandoli in nuove materie prime quando non saranno più utilizzabili. Il nostro consorzio è già pronto per queste nuove sfide”. Cobat, che da 30 anni si occupa di raccolta e riciclo di prodotti tecnologici, leader nel settore delle batterie, è stato il primo in Italia ad avviare una filiera del riciclo dei moduli fotovoltaici.

Si conferma anche quest’anno un livello di disinformazione molto alto sul riciclo a fine vita dei pannelli solari, ma il 64% (+2%) ne riconosce l’importanza, se sostenuta da incentivi pubblici. L'82% (+5%) sarebbe inoltre disposto a installare un impianto fotovoltaico per il proprio fabbisogno a patto di vendere alla rete la quota di energia accumulata nelle batterie.

Per ridare futuro al nostro Paese, secondo Salvatore Micillo, sottosegretario all'Ambiente, "dobbiamo ripartire dall’ambiente. L’economia circolare è uno dei punti fermi del nostro programma di Governo e i dati del Rapporto di UniVerde ci confermano che in Italia l’economia verde non è un trend o uno slogan ma è una realtà, che ci vede fra i primi in Europa, per innovazione, per performance, per soluzioni. Il nostro è un Paese naturalmente predisposto e lo vediamo dalla rapidità con cui stanno crescendo i settori delle rinnovabili, della ristrutturazione energetica, dell’agricoltura biologica, del riciclo, della sharing mobility”.

Carla Ruocco, presidente della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, anticipa che “verrà avviata un'indagine conoscitiva sulla tassazione ambientale, per fare luce su tutto ciò che sarà possibile concretizzare in termini di redistribuzione fiscale del carico. Questo è l'impegno che porterò avanti sia personalmente sia in termini di indirizzo della Commissione che presiedo, anche nei passaggi parlamentari della legge di bilancio, e spero che verrà preso in considerazione rispetto alle misure già messe in campo dal Governo”.

In conclusione, sono stati presentati i dati sulla mobilità sostenibile. Se nelle città fosse offerto un servizio efficiente di bike-sharing, mediante biciclette elettriche a pedalata assistita, il 38% degli intervistati lo utilizzerebbe volentieri per i propri spostamenti quotidiani, senza prendere l’auto. A parità di costi, il 47% sarebbe inoltre disposto ad acquistare un'auto elettrica al posto di una tradizionale, potendo contare su una rete di ricarica sufficientemente diffusa.

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