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Ricerca: Lav, salvi 27 macachi destinati alla sperimentazione

Esemplare di macaco (immagine di repertorio)
Esemplare di macaco (immagine di repertorio)
20 luglio 2017 | 17.31
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Cambiano 'casa' e destino 27 macachi utilizzati nella ricerca. Il Consorzio per la ricerca sanitaria di Padova, già noto come Corit-Consorzio per la ricerca sul trapianto di organi, per decenni attaccato perché sede di invasive sperimentazioni, chiude la linea di ricerca su primati e libera la colonia presente nello stabulario. Un risultato ottenuto - spiega in una nota la Lav - grazie "alla volontà e impegno di numerose parti coinvolte, innanzitutto il Consorzio, ma anche l'Università di Padova e l'Istituto zooprofilattico delle Venezie".

La liberazione di questo gruppo di macachi "è la più grande operazione di dismissione di primati 'da laboratorio' avvenuta in Italia - afferma Michela Kuan, biologa, responsabile Lav, Area ricerca senza animali - emblema di un cambiamento che vede sempre di più rivolgersi a metodi non basati su cavie, ma su modelli sperimentali non animali, affidabili, etici e all'avanguardia. In particolare, il ricorso alle scimmie è fortemente vincolato da norme nazionali e direttive comunitarie in base sia a considerazioni morali, legate alla complessità comportamentale e alla percezione del dolore in queste specie filogenitcamente così vicine all'uomo, che scientifiche, frutto di analisi che ne hanno evidenziato la scarsa utilità e l'inattendibilità".

La Lav, Onlus riconosciuta dai ministeri della Salute e dell'Ambiente, "con i fondi dei propri soci e simpatizzanti garantirà tutte le esigenze quotidiane degli animali vita natural durante con il Centro di recupero animali selvatici ed esotici di Semproniano, in Maremma, forte della sua consolidata esperienza in questo campo".

"I 27 macachi - prosegue l'associazione - sono stati riconosciuti in un ottimo stato di salute e a loro sono state dedicate due nuove strutture appositamente realizzate, un medico veterinario e due specializzati in primatologia, con tutto il necessario per adattarsi alla nuova dimora ideale a soddisfare i loro bisogni e in cui potranno godere di ampi spazi aperti dove svolgere le loro attività quotidiane. In queste prime settimane gli animali potranno contare su un periodo di indispensabile adattamento per sentirsi al sicuro e riconoscere la loro nuova casa.

Il Centro di recupero animali selvatici ed esotici-Crase di Semproniano lavora da 20 anni per il recupero della fauna selvatica autoctona e come Centro di riferimento del ministero dell'Ambiente per il recupero e la gestione degli animali esotici, collabora con il Corpo forestale dello Stato - da quest'anno assorbito dall'Arma dei carabinieri - per la gestione e il recupero di animali sequestrati. Nel Crase è già presente una colonia di macachi dismessi un anno fa dall'Università di Modena, un altro risultato ottenuto con il determinate contributo della nostra Associazione, che ha aperto la strada al cambiamento e che ha portato al raggiungimento di questo nuovo importante traguardo per altre 27 scimmie.

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