Positiva nel 2015 la raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe. Ma, avverte Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom, Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici, "c'è ancora molto da fare" per raggiungere gli obiettivi europei.
"Il 2015 è stato un anno abbastanza positivo per la raccolta dei Raee, abbiamo superato le quantità raccolte nel 2014 complice il crollo del valore delle materie prime seconde", spiega Arienti all'Adnkronos. "Il fatto che il ferro sia sceso drammaticamente negli ultimi mesi ha reso i Raee molto meno interessanti per gli operatori del mercato parallelo", chiarisce.
"Come al solito c'è sempre molta strada da fare: siamo molto lontani dagli obiettivi fissati dall'Europa il primo dei quali decorrerà alla fine del 2016 e non so come lo Stato italiano potrà arrivarci - prosegue - Il tentativo di far emergere tutti i flussi paralleli attraverso il meccanismo dell'obbligo per tutti i soggetti che gestiscono i Raee di rendicontare le quantità trattate secondo me è, per adesso, un fallimento nel senso che non ha fatto emergere flussi di Raee significativi".
Questo, aggiunge, "vuol dire che ci sono ancora operatori che ai margini della legalità si impossessano di questa tipologia di rifiuti, ricavano le materie prime più interessanti e buttano via il resto".