Parco Forlanini-Ortica, Corsica, Parco Lambro, Mecenate, Quarto Oggiaro. Sono alcuni dei quartieri di Milano in cui il fenomeno delle isole di calore desta particolare preoccupazione. Insomma: d’estate qui, quando le temperature salgono, il rischio di scontrarsi con il fenomeno è più alto. E non è da sottovalutare: nel 2015, in 21 città italiane, le ondate di calore hanno fatto 2.564 vittime tra gli over 65.
Colpa delle alte temperature, ma non solo: sul banco degli imputati c’è la cattiva gestione delle città, dal consumo di suolo al cemento selvaggio, dall'inquinamento alla carenza di verde che non fanno altro che acuire la situazione.
“L’isola di calore non è solo dovuta alla temperatura ma anche a come è fatta la zona in cui questo fenomeno si verifica: poco verde, aria che ristagna e circolazione del vento inibita dai palazzi e da altre costruzioni, forte intensità di traffico che aumenta l’inquinamento della zona, e l'umidità”, spiega all’Adnkronos Federica Mastracci, di E-geos, che oggi a Roma in occasione dell’incontro “Le città alla sfida del clima” organizzato da Legambiente in collaborazione con Unipol Gruppo ha analizzato gli impatti delle ondate di calore registrate nell’estate 2015 a Milano nel focus “La letteratura satellitare del fenomeno delle isole di calore”.
In particolare, analizzando i dati satellitari è stato possibile individuare le zone o i quartieri dove si sono raggiunti le massime temperature durante l’ondata di calore del 2015 e, incrociandole con la popolazione over 70, identificare la distribuzione spaziale della popolazione anziana a rischio.
“Un prototipo per un servizio che può essere esteso ad ogni città, grazie ai satelliti di telerilevamento, in particolare quelli che rilevano la temperatura – spiega Mastracci - incrociando i dati del satellite con i dati demografici di densità della popolazione più a rischio, in particolare anziani e bambini, si può arrivare a identificare le zone più a rischio per la salute delle persone a causa del fenomeno delle isole di calore e quindi usare questi dati per mitigare questi fenomeni con interventi sul territorio”.
A Milano durante l’estate del 2015, “un alto numero di persone è stato sottoposto a rischi sulla salute dovuti al fenomeno delle isole di calore, in particolare la popolazione con età superiore ai 65 anni che abita nelle zone dove la temperatura non è scesa mai sotto i 25 gradi neanche la notte per lunghi periodi, per giorni e giorni”, continua Mastracci.
Ma cos’è un’isola di calore? “E’ una zona circoscritta in cui durante un periodo di tempo di giorni la temperatura massima e la minima non sono mai troppo lontane tra loro e la minima è sempre superiore ai 25 gradi. Normalmente, la temperatura massima si ha nelle prime ore del pomeriggio e la minima nelle prime ore dell’alba: quando si nota che i questi due momenti della giornata la massima è sempre sopra in 35 e la minima sempre sopra i 25, lì si determina l’isola di calore”.