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Sostenibilità: Hera entra nel programma Ce100 di Fondazione Ellen MacArthur

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12 ottobre 2017 | 12.32
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Il Gruppo Hera è stato ammesso nel programma internazionale Ce100 della Fondazione Ellen MacArthur, che coinvolge le principali aziende capaci di distinguersi per l’impegno nella transizione verso un’economia circolare. La multiutility è la seconda società italiana a completare il percorso di inserimento nel programma che comprende, oltre a grandi gruppi concentrati perlopiù in Europa, Stati Uniti e Sudamerica, anche istituzioni, università, piccole e medie imprese, con l’intento di favorire la conoscenza dei temi legati all’economia circolare, lo scambio di esperienze, l’avvio di progetti in partnership e collaborazioni nel campo della ricerca e sviluppo.

I contatti iniziali tra Hera e la Fondazione, la prima e più attiva al mondo in questo settore, si sono sviluppati in occasione della partecipazione di Ellen MacArthur al convegno organizzato a Bologna, lo scorso giugno, sui temi dell’economia circolare. L’appuntamento ha infatti permesso a MacArthur di conoscere la realtà, le politiche, le iniziative, i risultati e le best practice del Gruppo e di averne una visione di insieme.

In tal senso si sono rivelati qualificanti, per l’ingresso di Hera al Ce100, il rilevante anticipo nel raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Ue per l’economia circolare nei territori serviti dal Gruppo, l’impegno in termini di efficienza energetica con il target di riduzione del 5% dei consumi al 2020 e l’utilizzo di sola energia rinnovabile a partire dal 2017, il progetto biometano a Sant’Agata Bolognese e la significativa presenza nella filiera del recupero del rifiuto organico attraverso i biodigestori per la produzione di energia elettrica rinnovabile.

E ancora: l’ingresso nel settore del riciclo della plastica con la recente acquisizione di Aliplast, oltre ai numerosi progetti di educazione ambientale nelle scuole e alle iniziative per la riduzione dei rifiuti attraverso il riuso (Scart, Cambia il finale, Ciboamico, Farmacoamico tra le altre).

Tra le iniziative di economia circolare del Gruppo Hera rientra a pieno titolo anche il progetto Scart di Waste Recycling entrata a far parte del Gruppo Hera nel 2016. Con l’obiettivo di incentivare comportamenti responsabili in materia ambientale, Scart realizza prodotti artistici e di design partendo come materia prima esclusivamente dai rifiuti: mostre, eventi e cataloghi di grande successo hanno attirato una notorietà nazionale e internazionale.

“L’ingresso nel Ce100 conferma la dimensione internazionale nella quale si collocano gli ottimi risultati conseguiti da Hera sul fronte dello sviluppo di un’economia circolare – commenta l’amministratore delegato Stefano Venier – Un riconoscimento che ci inorgoglisce e nel contempo offre nuove e importanti opportunità di interazione con interlocutori estremamente qualificati e una maggiore visibilità su progetti e strumenti innovativi".

Il Gruppo Hera ha progressivamente aumentato il proprio impegno sul fronte della sostenibilità e dell’economia circolare, fino a rendicontare – a partire dal Bilancio di Sostenibilità 2016 – il valore condiviso prodotto, cioè la quota di margine operativo lordo generata perseguendo obiettivi che rispondono alle priorità dell’Agenda Onu al 2030 (risultata pari a 300 milioni di euro nel 2016, il 33% del totale).

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