Trenta tweet in un mese per comunicare progetti ed iniziative e condividere valore. E' così che il bilancio sociale di Leroy Merlin sbarca su Twitter, dal 20 maggio per un mese, per una massima condivisione e trasparenza. Un'idea che, spiega Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile Leroy Merlin, nasce con l'intento di semplificare e rendere più fruibile lo strumento del bilancio sociale. La versione cartacea, infatti, fatta di dati e grafici, “è lunga, troppo complessa e spesso, solo per addetti ai lavori”.
Per questo la scelta di Twitter, “per comunicare in pillole e in modo semplice il nostro impegno concreto”. Si tratta “di un test per verificare quali sono i canali e le modalità migliori per comunicare questo tipo di informazioni”. L'edizione di quest'anno è caratterizzata dalla parola Noi, sinonimo per Leroy Merlin di condivisione. “C'è una differenza tra il dire no e il Noi” afferma Pereno, che con la scelta di questo pronome, spiega la volontà del gruppo di voler essere attori del cambiamento: un modo per passare dalla teoria alla pratica.
Nel 2015 sono stati realizzati 53 nuovi progetti in tutta Italia, con 604 collaboratori per 5.272 ore dedicate ed un investimento complessivo di oltre 90.000 euro. Come 'La casa ideale', l'iniziativa che seleziona i 30 migliori progetti di accoglienza e inclusione sociale proposti da organizzazioni non profit.
Ad esse Leroy Merlin vende i propri prodotti a prezzo ridotto rinunciando al suo margine di profitto: un risparmio che le organizzazioni possono destinare alle proprie iniziative in favore della comunità e dell’accoglienza. In soli sei mesi di sperimentazione del progetto sono stati generati oltre 45.000 euro di benefici sociali.
Per i progetti, spiega Pereno, “non facciamo contratti quadro, con grandi Ong o associazioni perché vogliamo che siano i dipendenti a proporre loro il progetto del cuore perché hanno un filo diretto con il territorio”. L'impegno a fare è testimoniato anche dalla diminuzione del 43% delle emissioni CO2 dei processi logistici dell’azienda, dall’attenzione ai prodotti, con il 95% delle referenze in legno o a base legno certificate, e dal coinvolgimento della filiera, con il 90% dei fornitori che aderisce al Codice di condotta di Leroy Merlin.
Fra i progetti per l’immediato futuro c’è l’Agorà dell’abitare. Una rete che mette insieme aziende, associazioni, enti, amministrazioni, persone che vogliono trovare soluzioni concrete al problema dell’abitare: ristrutturare case per persone in difficoltà, scuole, spazi comuni di accoglienza o di aggregazione oppure progettare parti di spazio urbano. Nel 2016 è prevista la nascita dell’Agorà dell’abitare nelle città di Roma, Torino, Piacenza e Palermo.