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Poste: Caio, fare tornare i conti in modo sostenibile

L'ad è intervenuto alla presentazione del meeting Giustizia ambientale e cambiamenti climatici

InfoPhoto
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08 settembre 2015 | 13.41
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"Noi abbiamo accolto il tema della sostenibilità". Così l’amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del meeting internazionale 'Giustizia ambientale e cambiamenti climatici'. Tema centrale, la green strategy nel piano industriale di Poste: tutela dell’ambiente e del territorio, principi di inclusione e coesione sociale, innovazione e digitalizzazione.

"Poste è una azienda sociale e di mercato allo stesso tempo - ha affermato Caio - e un’impresa responsabile definisce le proprie strategie di business prendendosi carico anche di aspetti che fino a qualche tempo fa si pensava demandati alle istituzioni pubbliche: la qualità del lavoro e del benessere dei propri dipendenti, la ricerca di una maggiore coesione e inclusione sociale, il rispetto per l’ambiente".

L’economia della sostenibilità, ossia la green economy, aggiunge l'ad, "contiene una componente ambientale e una economico-sociale. In previsione della Conferenza internazionale di Parigi 2015 siamo consapevoli dell’importanza della sfida dello sviluppo sostenibile e intendiamo fare la nostra parte per la tutela delle future generazion i".

"Andiamo verso la quotazione e il mercato e dobbiamo fare tornare i conti, ma in modo sostenibile e nel rispetto dei cittadini che andiamo a servire", ha commentato ancora Francesco Caio. Sul versante ambientale Poste ha avviato programmi concreti per ridurre l’impatto ambientale delle attività: tra il 2010 e il 2014 sono state ridotte del 17% le emissioni di gas serra. Poste possiede mille veicoli elettrici e una serie di iniziative di mobility management che consentono di risparmiare ogni anno 8mila tonnellate di Co2.

Altre proposte di sviluppo inclusivo sono state la promozione della carta libretto per il pagamento digitale delle pensioni (attive circa 8 milioni), l’apertura di uffici postali multietnici per facilitare l’integrazione dei nuovi italiani (ad oggi 10 in nove grandi città), il lancio di corsi di alfabetizzazione informatica per anziani. Il piano strategico 2020 di Poste italiane ruota intorno al processo di inclusione. Obiettivo, facilitare un’ampia diffusione della digitalizzazione.

"Per fortuna non siamo più un'eccezione, aumenta la consapevolezza dell'importanza di uno sviluppo sostenibile tra le imprese italiane - ha precisato Francesco Caio - come ha sottolineato anche Papa Francesco nella sua enciclica, la tecnologia è neutra, non buona o cattiva. Perciò, se messa al servizio dello sviluppo, può aiutarci a raggiungere l'ecosostenibilità".

Il piano industriale di Poste, sulla base del quale l’azienda è avviata verso la quotazione in Borsa, mira alla crescita grazie all'innovazione nei settori chiave della logistica, dei pagamenti e del risparmio e ha come principale obiettivo quello di accompagnare cittadini, imprese e Pubblica amministrazione verso la nuova economia digitale.

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