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Italia al Solar Decathlon ai primi posti dopo prime gare

Argento in architettura, primo e secondo posto per lightning e social housing

Italia al Solar Decathlon ai primi posti dopo prime gare
08 luglio 2014 | 12.48
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Il Solar Decathlon entra nel vivo della competizione e Rhome for denCity, la casa solare che rappresenta l'Italia alle olimpiadi mondiali della bioarchitettura, è ai primi posti dopo le prime tre gare. A cinque giorni dalla fine della manifestazione internazionale in corso a Versailles, nel medagliere di Rhome ci sono l'argento nella prova di Architettura, il primo e il secondo posto nelle prove extra di Lightning Design e Social Housing.

"Semplice e perfetta allo stesso tempo, con un'ottima circolarità e un'integrazione innovativa delle tecnologie": questo il giudizio della giuria composta di Architettura su Rhome. Protagonisti di questi tre riconoscimenti, i decatleti dell'Università RomaTre che hanno collaborato con le migliori imprese italiane sostenibili per la realizzazione di questi 65 metri quadrati integrabili in realtà abitative già esistenti e totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico.

''Per realizzare una casa davvero sostenibile e ragionevolmente economica, tutte le componenti che concorrono alla sua efficienza energetica devono lavorare in grande sinergia - spiega Gabriele Bellingeri, docente di RomaTre e responsabile per Rhome delle strategie energetiche e della costruzione - La casa è studiata per ottimizzare i guadagni termici in inverno e minimizzarli in estate; ottenere la massima qualità della luce naturale; generare condizioni di comfort senza sprechi energetici e integrare al meglio i sistemi fotovoltaici e termodinamici di captazione dell'energia solare''.

Il sistema di monitoraggio e regolazione dei consumi è pensato per essere facilmente fruibile: ''Abbiamo progettato un'interfaccia semplice ed efficace simile al cruscotto di una automobile per far comunicare la casa con chi la abita. In questo modo l'utente acquista consapevolezza del peso dei comportamenti sui consumi e sul risparmio energetico. Non c'è efficienza senza coinvolgimento e partecipazione'', dice Bellingeri.

Il progetto di illuminazione di Rhome, ideato e realizzato assieme al team di RomaTre dall'azienda italiana That's my Led, è nato per integrare luce naturale e artificiale. ''Nel prototipo, il normale risparmio energetico delle lampade Led (35% rispetto alle fluorescenti e 70% rispetto alle alogene) viene aumentato al 46 e 78%, grazie alla qualità del progetto di illuminazione - spiega Marco Frascarolo ingegnere dell'Università Roma Tre, responsabile illuminazione del progetto".

"Abbiamo inoltre utilizzato - aggiunge - materiali brillanti, colorati e personalizzabili con l'obiettivo di garantire il massimo comfort visivo. L'illuminazione esterna, poi, garantita da lampade con piccole celle fotovoltaiche, garantisce un'autonomia di cinque ore a piena carica e l'accensione può essere manuale oppure gestita da crepuscolare''.

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