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Clima, a Roma meeting Giustizia ambientale

Clima, a Roma meeting Giustizia ambientale
08 settembre 2015 | 14.25
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“La crisi climatica può ancora essere vinta, a patto che si superi la sindrome del ‘passo del gambero’, una gara a chi resta più indietro, pensando di poter sfruttare i benefici della riduzione delle emissioni di gas serra, realizzate però da altri". Così ha esordito Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del meeting 'Giustizia ambientale e cambiamenti climatici, verso Parigi 2015', in programma a Roma il 10 e 11 settembre nell’Istituto Patristico Augustinianum.

Al meeting, promosso dalla Fondazione con il patrocinio dei consigli pontifici della Giustizia e per gli Operatori sanitari in collaborazione con Poste italiane, interverranno alcuni esperti internazionali del settore tra cui Achim Steiner (Direttore esecutivo Unep), Nicholas Stern (presidente Grantham Research Institute), Jeffrey Sachs (direttore Earth Institute – Columbia University) e Gian Luca Galletti (ministro dell’Ambiente). I lavori si concluderanno l’11 settembre con l’Udienza di Papa Francesco dedicata al tema della crisi climatica.

"Quella di dicembre prossimo sarà la ventunesima conferenza internazionale che mira a trovare un accordo equo sul contrasto del cambiamento climatico - ha continuato Ronchi - significa che le venti precedenti non sono state sufficienti. Per uscirne bisogna trovare un accordo equo sulle emissioni pro-capite compatibile con il non superamento dei 2 gradi centigradi. Con i trend attuali, secondo l'Ipcc, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, si va verso un aumento delle temperature di circa 4 gradi".

"Per evitare che le temperature medie globali aumentino così tanto, con conseguenze drammatiche per l'ambiente, dovremmo seguire alcune misure chiave: il divieto di costruzione di nuove centrali a carbone nei Paesi a più alte emissioni e di nuove perforazioni petrolifere in zone ecologicamente delicate; l’eliminazione entro il 2020 dei sussidi ai combustibili fossili (510 miliardi di dollari nel 2014) e l’introduzione di una carbon tax; il rafforzamento delle politiche e misure di risparmio energetico in tutti i settori; la promozione dello sviluppo delle fonti rinnovabili; lo sviluppo di una mobilità sostenibile”.

"Non ci mancano le conoscenze scientifiche per raggiungere l'obiettivo - ha concluso Ronchi - ora è la politica a doversi muovere. Ci vuole una spinta morale, etica, come quella data da Papa Francesco nella sua enciclica Laudato si'".Alla presentazionesono intervenuti anche l'ad di Poste italiane Francesco Caio, Padre Augusto Chendi e Zygmund Zimowski, presidente del Pontificio consiglio per gli Operatori sanitari.Padre Augusto Chendi e Zygmund Zimowski hanno ricordato alcune frasi dell'enciclica papale sull'ambiente: "L'impegno riguarda tutti noi, non solo i credenti - ha precisato Chendi - la nostra partecipazione al meeting di Giustizia ambientale si soffermerà sull'impatto sanitario dei cambiamenti climatici sulle popolazioni più povere".

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