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Pensioni: Federmanager, rispettare sentenza, no a contributi solidarietà

Ambrogioni, serve posizione unanime governo, pronti a dialogo

Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager
Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager
06 maggio 2015 | 14.45
LETTURA: 3 minuti

"Si deve stabilire una volta per tutte che le sentenze della Corte Costituzionale vanno rispettate e non interpretate come fa comodo. Chiediamo al governo di prendere presto una posizione chiara e unanime". Così il presidente di Federmanager, Giorgio Ambrogioni, con Labitalia, sulle ipotesi che circolano in queste ore riguardo alle prossime azioni del governo dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco dell'adeguamento all'inflazione delle pensioni lorde di importo superiore a tre volte il minimo previsto dall'Inps, varato dal governo Monti.

Federmanager, insieme a Manageritalia, aveva presentato ricorso contro la norma dell'esecutivo Monti.

Ambrogioni dice no alle ipotesi su contributi di solidarietà da parte delle pensioni più alte per trovare risorse. "I contributi di solidarietà -sottolinea- sono già stati ritenuti incostituzionali dalla Corte. Sarebbe avventuroso ripeterne altri. E poi bisogna finirla con questa retorica delle pensioni alte, visto che è stato dimostrato che ci sono pensioni medio-basse che sono veri 'regali' della fiscalità generale".

E per Ambrogioni non è perseguibile neanche la strada "di introdurre un contributo di equità per chi ha avuto una pensione con il sistema retributivo, stimandolo attraverso il delta di quanto avrebbe preso con il sistema contributivo e di quanto avviene invece con quello retributivo". "Come diceva ieri sulla voce.info Massimo Bordignon - sottolinea - oggi abbiamo solo dati che permettono delle simulazioni e non ricostruzioni certe. Si rischierebbe così solo una pioggia di ricorsi individuali, aggiungendo caos al caos".

Federmanager lascia comunque aperta la porta del dialogo con l'esecutivo. "Noi ci aspettiamo di essere chiamati al tavolo del ministero che seguirà vicenda, con Manageritalia, per trovare una soluzione -sottolinea- a un problema reale, nato da un'azione temeraria del governo Monti, visto che già una sentenza della Corte del 2010 invitava il governo a non reiterare iniziative di questo tipo".

In conclusione, per Federmanager, "se c'e da spalmare quanto dovuto dallo Stato, noi non siamo così irresponsabili da non condividere questa scelta". "Quello a cui diciamo no è che non ci sia nessun meccanismo di adeguamento al costo della vita, seppure parziale, per le pensioni alte e medio-alte. A questo non ci stiamo", avverte .

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