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Infortuni: Consulenti lavoro, è il momento di semplificare registro

Intervento della presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, al tavolo di confronto con i rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, presso la sede di via Veneto, per suggerire alcune proposte di semplificazione in materia di lavoro elaborate dalla categoria.

Infortuni: Consulenti lavoro, è il momento di semplificare registro
30 aprile 2015 | 14.14
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“Dopo sette anni è arrivato il momento di semplificare un adempimento ormai superato come quello del registro infortuni”. A dichiararlo è la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, intervenuta oggi al tavolo di confronto con i rappresentanti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, presso la sede di via Veneto, per suggerire alcune proposte di semplificazione in materia di lavoro elaborate dalla categoria.

"Il ministero -si legge in una nota del Consiglio nazionale dei consulenti- sta, infatti, provvedendo in questi giorni alla stesura del testo del decreto legislativo in materia di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, nonché in materia di igiene e sicurezza".

Per questo, "la delegazione del Consiglio nazionale dell'Ordine, guidata dalla presidente Calderone, ha voluto richiamare l’attenzione su alcuni interventi di semplificazione mirati, riguardanti in particolare le denunce di lavoro, le autorizzazioni per il trasferimento del lavoratore all’estero e il sistema di calcolo degli assegni familiari".

"E’ grande, ad esempio, il disagio -spiega- provocato a professionisti e cittadini dal libro infortuni, a causa della diversa legislazione regionale in materia. Questa disciplina nasce col provvedimento del 1955 che prevedeva la vidimazione del libro da parte dell’Asl. Il nuovo testo unico per la sicurezza lavoro del 2008 ha, poi, abrogato formalmente queste disposizioni visto che i datori di lavoro già trasmettono telematicamente le denunce infortuni".

"Tuttavia, il ministero del Lavoro e l’Inail -ricorda- hanno precisato che fino all’istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro nulla è mutato in merito agli obblighi di annotazione nell’apposito registro. Da qui la proposta di semplificare un provvedimento così obsoleto".

"Sul calcolo degli assegni familiari, invece, i consulenti del lavoro -sottolinea il Consiglio nazionale dell'Ordine- hanno proposto che sia direttamente l’Inps a determinare la misura della prestazione che il datore di lavoro deve riconoscere al lavoratore, attraverso il meccanismo telematico di cui l’Istituto è già dotato, evitando all’azienda di fare istanza ogni anno su presupposti già noti all’Inps".

In merito, invece, al fenomeno di delocalizzazione all’estero delle imprese, la presidente Calderone sottolinea "come oggi la normativa di riferimento preveda ancora prima dell’assunzione o del trasferimento del lavoratore oltre confine, il nulla osta dagli organi competenti del collocamento, che al contrario può essere evitato".

“Si tratta di adempimenti in larga parte semplificabili -commenta-l’accertamento delle condizioni per trasferire personale all’estero possono, essere oggetto di una norma che trasferisce in capo all’azienda le responsabilità”.

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