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M5S: consulenti lavoro in prima linea per microcredito pmi

Calderone: "Dalla categoria supporto ai cittadini nel percorso di compilazione della domanda" (video).

M5S: consulenti lavoro in prima linea per microcredito pmi
05 marzo 2015 | 14.17
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"Consulenti del lavoro in prima linea per il microcredito a favore delle piccole e medie imprese". A dirlo oggi la presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, (video) in occasione della presentazione dell'iniziativa con il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio in cui è stato anche ricordato il boom di accessi a 'microcredito5stelle.it', il sito attivato dai parlamentari M5S per supportare i cittadini che intendano accedere al fondo per il microcredito attivato dal ministero dello Sviluppo economico e nato dal taglio di stipendi e diarie di deputati e senatori grillini.

"La categoria darà tutto il supporto necessario -spiega Marina Calderone- per seguire il cittadino nel percorso di compilazione della domanda di partecipazione al bando del Mise, partito oggi e che mette a disposizione circa 40 milioni di euro per il Microcredito a favore di soggetti che non hanno tutte le garanzie per ottenere un prestito bancario".

"Ci sarà da attendere ancora qualche giorno -sostiene- per avere la modulistica necessaria per poter attingere a quei fondi messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico che saranno poi destinate a tutte quelle micro realtà, fatte di lavoro autonomo di microimpresa che tradizionalmente non accedono al credito bancario, ma che, pur non avendo adeguate garanzie, potranno accedere ai fondi del microcredito".

Tecnicamente, fanno sapere i consulenti del lavoro "il microcredito è formato da finanziamenti alle cosiddette fasce deboli, concessi senza prestazione di garanzie, per importi che possono arrivare al massimo a 25.000 euro per ciascun beneficiario".

"Il limite può essere aumentato -ricordano- fino a 35.000 euro qualora il contratto di finanziamento preveda l'erogazione frazionata subordinando i versamenti successivi al verificarsi di due condizioni: il pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e lo sviluppo del progetto finanziato, attestato dal raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto e verificati dall'operatore di microcredito".

"Il rimborso dei finanziamenti -sottolineano- è regolato sulla base di un piano con rate aventi cadenza al massimo trimestrale. La durata massima del finanziamento non può essere superiore a sette anni (che possono diventare 10 anni se i fondi sono destinati anche a progetti formativi)".

I finanziamenti da microcredito "devono essere destinati all'avvio o allo sviluppo di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa".

"Non possono, quindi, accedere -ricordano ancora i consulenti del lavoro- al microcredito lavoratori autonomi o imprese titolari di partita Iva da più di cinque anni e-o con più di 5 persone impiegate, come pure le società e le cooperative con almeno 10 dipendenti. Restano escluse dalla disciplina anche tutte le imprese che rientrano, per limiti dimensionali, nella portata applicativa della legge Fallimentare".

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