Al Politecnico di Bari.
Al Politecnico di Bari, in occasione di RestartItaly, 100 bambini e bambine tra gli 8 e i 12 anni, iscritti ad alcune scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio pugliese, hanno partecipato al corso di programmazione erogato da Microsoft Italia in collaborazione con Code.org, nell’ambito del progetto 'Programma il Futuro' che, in soli 2 mesi, ha formato oltre 150mila bambini in tutto il territorio italiano.
"'Programma il Futuro' è un progetto iniziato -spiega Enrico Nardelli, docente di Informatica dell'università di Tor Vergata e coordinatore del progetto 'Programma il Futuro'- quest’anno e di durata triennale, promosso dal Miur, che si propone di avviare al pensiero computazionale i bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado del nostro Paese. In tal modo, i bambini -sostiene- imparano come far risolvere un problema a un esecutore, che può essere un pc, come nel caso delle esercitazioni in corso oggi in occasione dei coding lab di RestartItaly; oppure una persona, come avverrà quando si troveranno da grandi in un ambiente lavorativo. E’ proprio per questo che il pensiero computazionale rappresenta uno strumento culturale fondamentale per tutti, qualunque lavoro questi bambini sceglieranno di fare".
“L’obiettivo del laboratorio -ricorda Fabio Santini, direttore della divisione Developer experience di Microsoft Italia- è quello di sviluppare la creatività e la capacità di 'problem solving' nei bambini, fornendo loro le basi per l’apprendimento dei concetti più importanti della programmazione. Imparare a sviluppare -osserva- aiuterà gli studenti ad accrescere la propria creatività, flessibilità e abilità di problem solving: purtroppo, in Europa, si calcola che solo il 15% degli studenti abbia l’opportunità di sviluppare le competenze fondamentali richieste dal mondo del lavoro oggigiorno. In questo contesto, Microsoft ritiene fondamentale inserire lo sviluppo di codice nella programmazione didattica e fornire agli insegnanti programmi di formazione a lungo termine".
E sempre con #RestartItaly 128 giovani talenti provenienti da Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Abruzzo hanno partecipato a 5 tavoli e hanno proposto soluzioni e idee attorno a 5 temi: il futuro della didattica nell’era del digitale, l’evoluzione del mercato del lavoro, lo sviluppo delle nuove imprese innovative nel Mezzogiorno, la diffusione delle Smart City nelle regioni del Sud, l’accesso alle professioni digitali da parte delle donne.
Al termine dei lavori sono state elaborate 25 proposte programmatiche, condivise poi di fronte a una platea di politici e rappresentanti delle istituzioni in un momento di confronto. La scelta di partire da Bari per #RestartItaly conferma l’apertura del capoluogo pugliese, che già nel 2013 è stato una delle prime città coinvolte nel progetto di Microsoft 'Digitali per crescere' per la digitalizzazione del Paese.
"In Microsoft Italia lavoriamo da sempre -spiega Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia- per avvicinare la tecnologia a tutti: in particolare vogliamo favorire la crescita del nostro Paese attraverso la promozione di una didattica innovativa, il sostegno alle start up innovative, la modernizzazione del settore pubblico e delle piccole e medie imprese grazie alla potenza del digitale. Vogliamo favorire in Italia -precisa Purassanta- la creazione di un ecosistema in cui i ragazzi e le ragazze siano protagonisti di un nuovo Rinascimento digitale e siamo orgogliosi di aver mobilitato qui a Bari 128 ragazzi da 5 regioni del Sud in un confronto aperto".
“RestartItaly a Bari conferma la Puglia -spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone- come hub digitale del Mezzogiorno. Siamo orgogliosi di avere importanti risorse del nostro territorio che stanno crescendo e diventando esempi per il nostro Paese, quei campioni digitali che ci invidiano non solo in Italia e che hanno deciso di competere nel mondo mantenendo il loro valore nella nostra regione. E’ grazie al loro contributo - prosegue - che tutta la Puglia si sta innovando, e la nostra amministrazione è intenzionata ad aiutarli a creare un ecosistema che consenta loro di realizzare i propri progetti e di crescere nel territorio".
In un contesto economico e lavorativo sempre più difficile, soprattutto al Sud, dove la disoccupazione giovanile a novembre ha superato il 50%, l’imprenditoria giovanile sembra essere la chiave per permettere al nostro Paese, e in particolare al Sud Italia, di ripartire. Un’osservazione che si conferma in linea con quanto dichiarato recentemente dall’Osservatorio Startup del Politecnico di Milano, che registra un incremento delle startup del 120% nel 2014, che raggiungono quota 2.716, di cui 131 in Puglia. Perché questo accada, è fondamentale che i giovani abbiano la possibilità di accedere a concrete opportunità di formazione tecnica e di business per avvicinarsi al mondo del lavoro ed essere messi in condizione di scegliere di intraprendere un percorso di imprenditoria.
Grazie a Startup Revolutionary Road, il programma di Fondazione Cariplo e Microsoft YouthSpark, coordinato da Fondazione Filarete, 1.500 ragazzi nell’ultimo anno hanno trovato lavoro o fondato una nuova impresa e 27.000 ragazzi di tutta Italia hanno potuto approfondire le opportunità del digitale. Di questi 2.750 sono stati seguiti poi individualmente affinché potessero ampliare le proprie competenze tecniche e manageriali così da esser pronti a diventare futuri imprenditori.