Alessandra Zambonelli: "Anche quest'anno, si sono registrati diversi ricoveri talora con danni irreversibili al fegato e la morte".
"Bene la raccolta di funghi, ma attenzione a quelli velenosi". Il monito arriva da una studiosa del settore Alessandra Zambonelli, docente di Patologia vegetale generale e speciale e Elementi di biologia vegetale presso il dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna. "Per la propria salute -dice a Labitalia- si dovrebbe stare attenti a quando si scelgono i funghi da consumare".
"Anche quest'anno, si sono registrati -ricorda- diversi ricoveri talora con danni irreversibili al fegato e la morte legati al consumo dell’ovulo malefico (Amanita phalloides) scambiato con l’ottima Amanita caesaria. Una situazione in cui rischia di trovarsi chi raccoglie funghi senza conoscerli a fondo e non si rivolge ai micologi dell’Unità sanitaria locale per la loro determinazione".
"Non dimentichiamo poi -avverte- il ruolo che hanno molti funghi a livello forestale, sia quelli più pregiati come i porcini, gli ovuli e i galletti sia quelli velenosi. Vivono, infatti, legati in simbiosi con le radici della pianta e la 'aiutano' a nutrirsi. Una ragione in più per stare attenti a distinguere il fungo da raccogliere e consumare, da quello che invece è più opportuno lasciare nel suo ecosistema".