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Retribuzioni: Istat, a luglio invariato su mese, +1,1% su anno

Primi sette mesi +1,3%.

Retribuzioni: Istat, a luglio invariato su mese, +1,1% su anno
28 agosto 2014 | 15.03
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''Nel mese di luglio l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell'1,1% nei confronti di luglio 2013. Complessivamente, nei primi sette mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013''. Lo rileva l'Istat. ''Alla fine di luglio 2014 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 41,0% degli occupati dipendenti e corrispondono al 38,9% del monte retributivo osservato'', continua l'Istat.

''Con riferimento ai principali macrosettori, a luglio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione'', prosegue l'Istat.

''I settori che a luglio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%) ed estrazione minerali (2,9%). Si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e una variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attività connesse (-0,3%)'', continua la nota. ''Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di luglio sono stati recepiti quattro accordi e solo uno è scaduto. Alla fine di luglio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 59,0% nel totale dell'economia e del 47,0% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 31,0 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 16,1 mesi per quelli del settore privato'', conclude l'Istat.

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