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Bwi, già 400 morti sul lavoro in costruzione stadi per Qatar 2022

Bwi, già 400 morti sul lavoro in costruzione stadi per Qatar 2022
03 aprile 2014 | 15.19
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Roma, 3 apr. (Labitalia) - "Su quanto sta avvenendo in Qatar nella costruzione degli stadi per i Mondiali di calcio del 2022 stiamo preparando un documento comune con la Fifa per migliorare una situazione che ha dei numeri da conflitto bellico. Speriamo che non si tratti solo di promesse, perchè centinaia di lavoratori, in gran parte immigrati nepalesi sono già morti sul lavoro nella realizzazione degli impianti". Così intervistato da Labitalia, Pierre Cuppens, uno dei vice presidenti della federazione mondiale dei lavoratori edili e del legno (Bwi), che ha lanciato, al riguardo, la campagna 'Red Card for Fifa', dicendo 'no' a una Coppa del mondo senza diritti per i lavoratori.

Secondo alcuni calcoli i morti sono già 400 e con questo ritmo potrebbero arrivare a 4000 nel 2022. "Ogni settimana -insiste Cuppens che in questi giorni sta partecipando al congresso nazionale della Fillea Cgil a Roma- ci sono aerei che dal Qatar riportano in Nepal bare con operai morti e allo stesso tempo ripartono altri aerei carichi di operai che faranno la stessa fine. Vengono trattati come cani, con salario minimo, in condizioni disagiate e senza misure di sicurezza sul lavoro. E ci sono sempre più giovani operai morti per infarto, visto che lavorano per tantissime ore al sole, e a temperature altissime".

Una situazione che, dopo le denunce del sindacato, ha visto un 'rimpallo' di responsabilità tra le diverse 'parti' in campo. "Le autorità del Qatar -spiega ancora il dirigente sindacale- hanno sempre detto che non c'entrano nulla e che la responsabilità è delle imprese, che a loro volta hanno riferito che è stata l'amministrazione centrale del Qatar a lasciar loro mano libera nell'organizzazione del Lavoro. E la Fifa inizialmente ha detto che non aveva le competenze per potere controllare quello che avveniva in quei Paesi".

La situazione è migliorata in queste ultime settimane. "Blatter, il presidente della Fifa -spiega Cuppens- ha ricevuto due settimane fa a Zurigo una delegazione del sindacato che gli ha esposto il problema e sembra che se ne sia rendendo conto. Un altro incontro con Fifa -conclude- ci sarà la prossima settimana a Mosca".

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