Mattinata all'insegna del nervosismo per le Borse europee, dopo il calo di ieri innescato dal timore di tensioni all’interno dell’area euro, in particolare dopo che la candidata francese Marine Le Pen ha annunciato una Francia fuori dalla moneta unica nel caso di vittoria del suo partito. Al giro di boa Francoforte guadagna lo 0,63%, Londra segna +0,65%; debole invece Parigi +0,12%. A Milano l'indice Ftse Mib registra un progresso dello 0,38% a 18.764 - restano sotto pressione i bancari -; lo spread tra Btp e Bund scende a 196 punti base.
Occhi puntati su Unicredit (+1,39% a 12,38 euro) alle prese con un maxi aumento di capitale. Debole invece Generali (+0,41% a 14,69) all'indomani del cda che sarebbe intenzionato a 'ristrutturare' la quota in Intesa Sanpaolo (-0,82% a 2,166): secondo ipotesi di stampa il Leone di Trieste potrebbe trasformare il prestito titoli su azioni attraverso un complesso pacchetto di opzioni che renderebbe più conveniente l'operazione.
Sulla parità il settore bancario (indice -0,08%): maglia nera per Banco Bpm -3,07%, Bper cede l'1,73% e Mediobanca perde l'1,34%. Realizzi su Telecom (-0,90%) dopo la pubblicazione, venerdì scorso, dei risultati del 2016 e del piano industriale. In rosso anche Mediaset -0,98% e Fca (-0,40%): ieri il governo francese ha informato la casa automobilistica di una potenziale incriminazione per presunta manipolazione delle emissioni nocive di alcuni motori diesel. In progresso invece FinecoBank +1,50% dopo la diffusione dei conti record del 2016, Stm guadagna l'1,60%, miglior performance per Recordati +1,78%.