Su 60.589.445 cittadini italiani residenti al 31/12/2016, quelli che hanno presentato la dichiarazione dei redditi (contribuenti/dichiaranti) sono stati 40.872.080, in crescita (+101.803) rispetto all’anno precedente. Diminuiscono però di 97.128 unità i contribuenti/versanti, vale a dire quelli che versano almeno 1 euro di Irpef (30.781.688 nel 2016). Sintetizzando, aumentano sì i redditi e i dichiaranti, ma diminuiscono quanti versano almeno un euro di Irpef e l’ammontare totale dell’Irpef versata.
E' quanto emerge dall’Approfondimento 2018 sulle 'Dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef 2016 per importi, tipologia di contribuenti e territori e analisi Irap', realizzato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali e sostenuto da Cida, Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità. Il rapporto è stato presentato al Cnel.
In particolare, dall’analisi delle due fasce di reddito più basse (rispettivamente, fino a 7.500 euro e da 7.500 a 15.000 euro) emerge che i contribuenti che vi rientrano sono 18.357.865 (di cui 6 milioni circa di pensionati), vale a dire il 44,92% del totale che, nel complesso, contribuisce pagando solo il 2,82% di tutta l’Irpef.
Il valore risulta oltretutto in diminuzione rispetto al 2015: la differenza è del 3,13%, sempre al netto del bonus Renzi.
Nel dettaglio, i 9,89 milioni di contribuenti che dichiarano redditi fino a 7.500 euro, cui corrispondono 14,66 milioni di abitanti, pagano 41 euro l'anno di Irpef, che diventano 28 euro se si considera la media pro capite per abitante, e si può quindi considerare completamente a carico degli altri contribuenti; gli 8,467 milioni che dichiarano da 7.500 a 15.000 euro lordi l’anno (cui corrispondono 12,55 milioni di abitanti), pagano invece un’Irpef media di 496 euro l’anno, che diventano 335 considerando il pro capite (sempre al netto del bonus).