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Botta e risposta Di Maio-Toti su ricostruzione

(Afp)
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27 agosto 2018 | 19.05
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A Fincantieri e Cdp i lavori per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova. A sottolinearlo sono il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Ma per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, "a legislazione vigente il nostro interlocutore è società Autostrade".

Fincantieri "è un'eccellenza mondiale - scrive Di Maio in un post su Facebook - possono realizzare il ponte in meno di un anno e lo faranno nel cantiere di Genova così da portare anche lavoro e lustro alla città e ai genovesi che si stanno già rimettendo in piedi ma hanno bisogno di tutto il nostro supporto. Il fatto che sia Fincantieri, con Cassa Depositi e Prestiti, a occuparsi della ricostruzione" del ponte Morandi a Genova "permetterà allo Stato di avere un controllo molto forte su tutto il processo. Noi vogliamo che questo lavoro sia perfetto e per essere certi che sia così ci prendiamo tutti gli oneri necessari. La responsabilità non ci spaventa, l'irresponsabilità di chi c'era prima invece sì". E ribadisce che per quanto riguarda le concessioni autostradali "l'unica soluzione è la nazionalizzazione", definendo "trasparenza fuori tempo massimo" il via libera da parte di Autostrade alla pubblicazione della convenzione con il ministero dei Trasporti.

Rispondendo ai parlamentari nel corso dell'audizione alla Camera anche Toninelli spiega che "il ponte Morandi non sarà ricostruito da chi lo ha fatto crollare. Saranno Fincantieri con Cdp che dovranno ricostruirlo".

"Sulla realizzazione del ponte, Fincantieri ha dato una piena disponibilità a collaborare alla sua realizzazione e la accogliamo con favore - afferma il governatore Toti - Però su questo, siccome siamo in uno Stato di diritto, a legislazione vigente il nostro interlocutore è società Autostrade". Dopo che Di Maio ha parlato di nazionalizzazione, sottolineando che i lavori per il nuovo ponte sostitutivo del Morandi non saranno affidati ad Autostrade, Toti osserva: "Il governo ha la legittimità e il dovere di accertare quanto è accaduto e di valutare come proseguire in futuro. Può parlare di nazionalizzazioni anche se io non sono d'accordo, può parlare di revoca della concessione ad Autostrade e vedranno le autorità competenti se vi sono i requisiti ma io chiedo a tutti di sbrigarsi perché Genova ha bisogno di un ponte".

"Abbiamo tutti gli strumenti nella legislazione vigente per costruire un ponte in fretta pagato da Autostrade - ribadisce il governatore - con primarie aziende che diano il loro contributo e con tutti i controlli pubblici del caso perché sia questa volta sicuro ed efficace. Tutto il resto fa parte di un dibattito politico legittimo per il Paese ma che non deve avvenire sulla pelle dei genovesi e dei liguri".

A stretto giro la replica di Di Maio su Twitter: "Toti vuol far ricostruire il ponte Morandi ad Autostrade? Lo dica alle famiglie delle vittime. A rifare il ponte dovrà essere un'azienda di Stato".

Controreplica Toti su Facebook: "C’è chi parla troppo, fa poco, e mistifica la realtà. Il ministro Luigi Di Maio sa bene che al di là delle chiacchiere quel ponte è ancora oggi nella concessione di Autostrade. Quindi è Autostrade che deve pagare la ricostruzione e presentare un piano lavori. Che poi lo possa fare Fincantieri o un’altra azienda di Stato, già abbiamo detto di essere tutti d’accordo. Quindi: Autostrade dia l’incarico di costruire il ponte ad un’azienda pubblica. O Genova e la Liguria devono aspettare anni di liti giudiziarie, o anni di dibattito parlamentare per riavere il proprio ponte? Grazie a ragionamenti come questo qualcuno ci ha già fatto perdere tante opportunità, vedi la Gronda. Non si onora la memoria delle vittime ritardando la ricostruzione del ponte. Dal Governo mi aspetto fatti, non parole, men che meno polemiche. #pontemorandi".

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