"Caro collega...". Una lettera firmata Sergio Marchionne, destinata a tutti i neo dipendenti della Fca. A pubblicarla qualche giorno fa, al momento del ricovero nella clinica svizzera dove è poi spirato, è stato Dagospia, che ha così rivelato per la prima volta le parole di incoraggiamento e benvenuto dell'ex ad ai nuovi assunti nell'universo Fiat.
"Esiste un mondo - scriveva Marchionne ai dipendenti - in cui le persone non lasciano che le cose accadano. Le fanno accadere. Non dimenticano i propri sogni nel cassetto, li tengono stretti in pugno. Si gettano nella mischia, assaporano il rischio, lasciano la propria impronta. È un mondo in cui ogni nuovo giorno e ogni nuova sfida regalano l’opportunità di creare un futuro migliore. Chi abita in quel luogo, non vive mai lo stesso giorno due volte, perché sa che è sempre possibile migliorare qualcosa".
Un posto dove, per Marchionne, le persone "sentono di appartenere a quel mondo eccezionale almeno quanto esso appartiene loro. Lo portano in vita con il loro lavoro, lo modellano con il loro talento. V’imprimono, in modo indelebile, i propri valori. Forse - aggiungeva il manager - non sarà un mondo perfetto e di sicuro non è facile. Nessuno sta seduto in disparte e il ritmo può essere frenetico, perché questa gente è appassionata - intensamente appassionata - a quello che fa. Chi sceglie di abitare là è perché crede che assumersi delle responsabilità dia un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita. Benvenuto in quel mondo. Benvenuto - concludeva la lettera firmata a mano dal Chief Executive Officer - in Fiat Chrysler Automobiles".