"Quando avremo finito con i vitalizi lavoreremo sulle pensioni d'oro che il presidente Boeri chiama pensioni di privilegio: sono sicuro che finché il legislativo farà il legislativo, l'esecutivo l'esecutivo e l'Inps farà l'Inps andremo tutti d'accordo". Così il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, nel suo intervento alla relazione annuale dell'Inps alla Camera. Con Boeri, dice il ministro, "non so se andremo d'accordo su tutto ma su un tema, quello dei vitalizi e delle pensioni d'oro, lavoreremo molto bene".
Ieri il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in un video postato su Facebook durante la visita a un'azienda confiscata alla mafia, parlando di immigrazione aveva fatto riferimento a Boeri affermando che "c'è ancora qualche fenomeno, penso anche al presidente dell'Inps (ci sarà tanto da cambiare in questi apparati...), che dice che senza immigrati è un disastro".
In merito, il ministro del Lavoro aveva detto di non aver letto la dichiarazione. "Mi riservo di leggere e poi di rispondere" aveva aggiunto Di Maio. E oggi, a margine della presentazione della relazione annuale Inps alla Camera, alla domanda se Boeri verrà confermato alla guida dell'Inps, il ministro del Lavoro risponde: "Il presidente Boeri per ora, fino al 2019, resta in carica e per quanto mi riguarda è il mio interlocutore per l'Inps. Poi non abbiamo affrontato il tema dei rinnovi". "Sulla collaborazione istituzionale per vitalizi e pensioni d'oro stiamo andando bene - ribadisce - su altre cose non siamo d'accordo".
Poi, interpellato sulla posizione del presidente dell'Inps per il quale servono più migranti regolari, il leader pentastellato afferma: "Questa è una sua opinione, per quanto mi riguarda oggi, e sono d'accordo con Boeri, serve fermare l'emigrazione dei giovani italiani e per farlo dobbiamo istituire il reddito di cittadinanza per formarli e reinserirli lavorativamente. E allo stesso tempo dobbiamo mandare in pensione i papà e le mamme in modo tale che i figli possano entrare nel mondo del lavoro".