Le bollette telefoniche di 28 giorni hanno le ore contate. Entro aprile gli operatori telefonici che operano sul territorio nazionale dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, introdotte dalla legge n. 172/17 del 4 dicembre 2017, che mettono fine alla fatturazione delle offerte di telefonia fissa e mobile ogni 4 settimane. Si torna dunque alla tariffazione con cadenza mensile, sebbene la spesa complessiva annuale non subirà cambiamenti. Vediamo, nel dettaglio, come cambiano le condizioni contrattuali, le date di attivazione delle nuove bollette e le possibilità di recesso.
COSA CAMBIA? - La nuova normativa impone agli operatori telefonici il passaggio alla tariffazione con cadenza mensile. Si torna quindi alla fatturazione ogni 12 mesi invece di 13 ma senza alcuna modifica sulla spesa complessiva annuale. L'introduzione nel 2015 della fatturazione a 28 giorni aveva comportato per i consumatori un aumento del costo annuale dell'8,5%. Aumento che ora, nonostante la riduzione dei mesi, viene riconfermato in bolletta, essendo spalmato su 12 mensilità invece che 13.
LE DATE - Gli operatori telefonici dovranno adottare le nuove disposizioni massimo entro aprile 2018. Nello specifico, per quanto riguarda Tim le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 5 marzo 2018 mentre Wind informa che il costo delle offerte/opzioni relative ai servizi sarà addebitato su base mensile e la fatturazione avverrà con cadenza bimestrale a decorrere dal 5 aprile 2018. A partire dalla stessa data, per i clienti Vodafone abbonamento e rete fissa, i servizi e le promozioni attive, si rinnoveranno su base mensile anziché ogni 4 settimane
RECESSO - I consumatori che non accettano le nuove condizioni possono decidere di recedere dal contratto telefonico. In che modo? Tim spiega che ogni cliente "ha la facoltà di recedere senza penali né costi di disattivazione entro il 4 marzo 2018 anche tramite passaggio con portabilità ad altro gestore". I clienti Vodafone invece potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione sulle modifiche di fatturazione, specificando come causale del recesso "modifica delle condizioni contrattuali".