Ikea ribatte alle accuse sui due licenziamenti : uno di una madre di un figlio disabile a Corsico nel milanese e l'altro di un dipendente per 5 minuti in più di pausa a Bari. Cerchiamo, scrivono in una nota, ''di bilanciare ogni giorno le esigenze individuali con la volontà di offrire il servizio migliore ai nostri clienti". I casi di licenziamento, spiegano, "sono stati giustificati da situazioni in cui, purtroppo, la relazione di fiducia alla base del rapporto di lavoro era venuta meno, e quindi la responsabilità non era più condivisa''.
"Ikea disumana", la rivolta dei clienti
In ogni circostanza Ikea, spiegano, "si è mossa nel rispetto dei valori che ne guidano da sempre l'agire quotidiano e seguendo quanto previsto dai contratti di lavoro e dalle normative vigenti". Nella piena convinzione della correttezza delle proprie azioni, l'azienda "fornirà i dettagli di ogni singolo caso ove richiesto nelle sedi preposte". "Siamo profondamente rammaricati nel vedere che le ricostruzioni apparse in questi giorni restituiscono una versione dei fatti e una prospettiva che non rappresentano - né ora né in futuro - la visione e il valore di Ikea nel Paese'', conclude la nota.