L’Italia è uscita dalla crisi ma "attenzione a non sedersi. Guardiamo avanti e non indietro se non per un sospiro di sollievo". Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nel suo intervento al convegno ‘Crescita Vs crisi’, organizzato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Oggi c’è una strategia che ha che fare con il sistema educativo. Dobbiamo anche riprendere un tasso di produttività minimamente accettabile. Siamo un Paese – ha spiegato Padoan – con un capitale umano che non può non pensare all’innovazione e questo punto dovrà essere nell’agenda della prossima legislatura, che riceverà un’Italia migliore di come l’ha trovata l’attuale”.
"Il compito della politica economica – ha proseguito il ministro – è avere la responsabilità di come questo enorme potenziale si sviluppi a pieno in modo lungimirante e paziente e che permetta agli effetti delle riforme di lavorare nel tessuto profondo del Paese".
Padoan ha comunque ricordato come l’Italia abbia "attraversato una crisi finanziaria profondissima mentre aveva già problemi strutturali, come la produttività che andava calando. Si sono quindi sovrapposti antichi problemi a quelli nuovi", ha concluso.
"Ci siamo molto allontanati - ha continuato il ministro - da un periodo difficile. Siamo usciti da una fase più critica, come testimoniato dagli indicatori dell'economia reale" e da quelli "del sistema bancario del quale ci siamo lasciati alle spalle i problemi. Le sofferenze stanno finalmente invertendo la tendenza sia per flussi che per stock e questo ci rassicura e ci dà fiducia per il futuro. Potremo affrontare il giudizio dei mercati con meno ansia", ha aggiunto.