Non bastava aver lasciato a terra 400 mila passeggeri. Oltre alla questione delle cancellazioni dei voli, per via di un'errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti, Ryanair da qualche mese è finita al centro delle polemiche per quanto riguarda i target di vendita che devono assicurare gli assistenti di volo. Ogni hostess e steward, si legge nella mail inviata al personale a marzo e pubblicata da 'The Irish Times', deve riuscire a vendere "almeno un profumo a testa durante ogni viaggio, un pasto, un prodotto di cibo fresco e 8 gratta e vinci". Chi non riesce a piazzare i prodotti nella lista deve dare spiegazioni a un supervisore.
"Le vendite saranno monitorate attentamente e chi non raggiunge gli obiettivi dovrà spiegare il perché" si legge nel memo. Il quotidiano irlandese, citando un portavoce di Ryanair, appena un mese fa spiegava come l'equipaggio viene costantemente incentivato dalla compagnia a vendere prodotti a bordo. "Quelli con la migliore performance - diceva il portavoce - vengono ricompensati con dei bonus".
Secondo l'emittente Rte, invece, la compagnia avrebbe offerto di pagare fino a 12 mila di euro di bonus ai suoi piloti, i capitani, e 6 mila euro lordi ai primi ufficiali che accettano di rinunciare a godere delle proprie ferie.
Nella nota interna firmata dal chief operations officer, Michael Hickey, Ryanair condiziona il pagamento dei bonus al fatto che i piloti completino oltre 800 ore di volo entro il 31 ottobre 2018. Inoltre si richiede ai piloti di lavorare durante uno o due blocchi di cinque giorni che la compagnia ha individuato per coprire il periodo più critico delle cancellazioni. I piloti che accetterebbero questa possibilità tuttavia non riceverebbero il bonus fino all'ottobre del prossimo anno.