La commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan "hanno raggiunto un accordo di principio sul piano di ristrutturazione di Mps, per consentire la ricapitalizzazione della banca, in linea con le regole Ue". Ne dà notizia la Commissione Europea.
L'accordo di principio, precisa la Commissione Europea, "è condizionato alla conferma, in parallelo, da parte della vigilanza Bce che la banca è solvente e soddisfa i requisiti di capitale, e al fatto che l'Italia ottenga la conferma formale da parte degli investitori privati che rileveranno il portafoglio di crediti deteriorati. I servizi della Commissione lavoreranno ora con le autorità italiane per finalizzare i dettagli del piano di ristrutturazione definitivo, che l'Italia dovrà notificare e che dovrà includere gli impegni delle autorità italiane su come implementare il piano. Su questa base la Commissione Europea prenderà formalmente la sua decisione, ai sensi delle regole Ue sugli aiuti di Stato".
L'accordo di principio, ha detto la commissaria Vestager, "è un passo avanti positivo per l'istituto e per il settore bancario italiano. Permetterebbe all'Italia di iniettare capitale in Mps in via precauzionale, in linea con le regole Ue, limitando gli oneri per il contribuente italiano".
Vestager ha spiegato che Mps "subirà una ristrutturazione profonda, volta ad assicurarne la sostenibilità, ripulendo tra l'altro il suo bilancio dai crediti deteriorati. Spero che questo consenta a Mps di focalizzarsi sui prestiti alle imprese italiane e sul sostegno all'economia italiana".
Mps, nell'ambito del piano di ristrutturazione, adotterà ora una serie di misure volte a incrementarne l'efficienza "in misura sostanziale". Tra l'altro - specifica la Commissione Europea - il management di alto grado (senior) sarà soggetto a un "tetto massimo salariale (che coprirà il pacchetto complessivo della remunerazione), come richiesto dalle regole sugli aiuti di Stato. Questo tetto corrisponde a dieci volte il salario medio dei dipendenti" della banca.
Intanto la Procura di Milano ha chiuso le indagini su Banca Mps, indagata in base alla legge 231 sulla responsabilità delle società, nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge anche gli ex vertici Fabrizio Viola e Alessandro Profumo. La chiusura delle indagini arriva dopo che nei mesi scorsi i pm Giordano Baggio, Mauro Clerici e Stefano Civardi avevano chiesto l'archiviazione per la banca, ma il sostituto procuratore generale Felice Isnardi aveva deciso di 'riaprire' l'inchiesta, disponendo anche una perizia sui derivati Alexandria e Santorini. Al termine dei suoi accertamenti, il pg ha rimandato gli atti ai pm che ora chiudono il fascicolo, atto che generalmente precede la richiesta di processo.