Tutta la verità sul numero più potente del mondo. Il Pil, la misura cardine della crescita economica, viene messo sotto accusa. 'Presi per il pil', di Lorenzo Fioramonti, appena uscito nelle librerie per L'Asino d'oro edizioni con la prefazione di Enrico Giovannini, ripercorre la storia del Pil, racconta come la sua formula sia stata sviluppata e spiega perché è diventato un numero così potente e popolare.
Il libro discute anche gli interessi politici ed economici che hanno sostenuto il potere del Pil e il tipo di società che questo numero ha contribuito a creare. Poi contrasta la storia istituzionale del Pil con le critiche e le alternative elaborate da esperti, attivisti e movimenti della società civile.
Per decenni, l’ideologia del Pil ha dominato il dibattito pubblico e quello mediatico. La nostra vita è legata a un numero. Quando cresce, tutto va bene. Ma quando va giù, allora tutto è perduto. Questa cosa che chiamiamo con il nome criptico e misterioso di ‘prodotto interno lordo’ (Pil) è il termometro della società. E, proprio come quest’ultimo, viene usato per determinare lo stato di salute di un’economia e quali rimedi raccomandare o imporre per guarire il ‘paziente’.
Cosa succede, però, se il termometro funziona male? Se, invece di misurare la febbre, ce la fa venire? Cosa succede se, sulla base di indicazioni erronee, si prescrivono delle cure, magari tossiche, per chi sta bene? E si considera in salute chi, invece, sta male? “Presi per il Pil” analizza pioneristicamente le falle, le omissioni e le conseguenze politiche di un modello di crescita che, secondo l'analisi dell'autore, sta distruggendo il mondo.