a cura della redazione web
Per chi ha almeno tre figli minori è previsto un assegno, concesso dal Comune di residenza ma pagato dall’Inps. Questa è una delle agevolazioni previste dallo Stato a sostegno del reddito delle famiglie numerose.
A CHI SPETTA
- Ai cittadini italiani o comunitari residenti in Italia
- Ai nuclei familiari in cui ci sia almeno un genitore e tre figli minori di anni 18 (compresi i figli minori del coniuge e i minori ricevuti in affidamento preadottivo). Il genitore e i tre minori devono far parte della stessa famiglia anagrafica. I minori non devono essere in affidamento presso i terzi.
- Il limite reddito Isee del nucleo familiare deve essere pari a 8.555,99 euro (i limiti vengono fissati ogni anno) per l'anno 2017.
LA DOMANDA
La domanda deve essere presentata entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’assegno (ad esempio l’assegno per il 2016 va richiesto entro il 31 gennaio 2017). Di solito sono necessari il modulo specifico per la richiesta, una copia dell'Isee e di un documento di identità. Ma, essendo l'assegno concesso dal Comune, sia la documentazione da presentare che le modalità di presentazione cambiano da città a città.
DA QUANDO SPETTA
L’assegno spetta dal 1° gennaio dell’anno in cui si verificano i requisiti richiesti oppure dal 1° giorno del mese in cui si verifica il requisito della presenza dei tre figli minori.
FINO A QUANDO SPETTA
Il diritto all’assegno cessa dal 1° gennaio dell’anno nel quale viene a mancare il requisito del valore dell’Isee o dal primo giorno del mese successivo a quello in cui viene meno la presenza dei tre figli minori.
CHI PAGA
L’assegno è concesso dal Comune ed è pagato dall’Inps con due rate semestrali posticipate ciascuna con l’importo totale dovuto nel semestre precedente, sulla base dei dati trasmessi dal Comune. L’assegno non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e può essere cumulato con analoghe prestazioni erogate dagli Enti locali e dall’Inps.
IMPORTO ASSEGNO
L'importo dell'assegno è rivalutato ogni anno sulla base della variazione dell'indice Istat. Per il 2017 sarà, se spettante nella misura intera, di 141,30 euro mensili per un importo totale annuale di 1836,90 euro.