Rialzi a gennaio per il carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dell’1,1% su base mensile e dell’1,9% su base annua (era +0,6% a dicembre). Lo rileva l'Istat.
Aumentano i prezzi degli alimentari e, a segnare un'accelerazione significativa, sono i prezzi di frutta e verdura. Il rialzo congiunturale dei prezzi degli alimentari non lavorati, indica l'Istat, è principalmente dovuto agli aumenti dei prezzi dei vegetali freschi (+14,6%) e della frutta fresca (+0,9%).
Nello stesso mese l'inflazione ha raggiunto l'1%. Nel mese di gennaio 2017, infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) - al lordo dei tabacchi - registra un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1,0% nei confronti di gennaio 2016 (la stima preliminare era +0,9%) mostrando segni di accelerazione (era +0,5% a dicembre).
Il rialzo dell’inflazione, rileva l'Istat, è dovuto alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità. Si tratta in particolare della netta accelerazione della crescita tendenziale dei Beni energetici non regolamentati (+9,0%, da +2,4% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), cui si aggiunge il ridimensionamento della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,8%, da -5,8%).
A gennaio, infatti, l’'inflazione di fondo', al netto degli energetici e alimentari freschi, rallenta - seppur di poco - portandosi a +0,5% da +0,6 del mese precedente; al netto dei soli Beni energetici, invece, si porta a +0,8% (da +0,7% di dicembre), rileva ancora l'Isituto di Statistica.